Il maestro e giornalista Alex Corlazzoli, in un articolo a firma sua pubblicato ieri, 3 gennaio, su Il Fatto Quotidiano, ha attaccato duramente il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, commentando il suo operato.
Secondo l’insegnante Valditara non è adatto al suo ruolo. Corlazzoli ha esordito citando l’ormai celebre polemica relativa alle parole del ministro proposito dell’umiliazione. “Sono passati più di due mesi dall’insediamento del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Per oltre sessanta giorni sono rimasto a guardare e ad osservare le sue prime mosse ma credo che sia ora di tirare i conti: il professore ordinario di Diritto privato e pubblico romano, si inserisce pienamente nella schiera dei ministri che la scuola non la conoscono o meglio l’hanno vista solo quando accompagnavano i loro figli in classe e quando vanno a votare. Povero Valditara, quasi mi commuove. Il suo lapsus sull’umiliazione è l’immagine plastica di che ministro sarà”.
Insomma, secondo Corlazzoli, dopo più di due mesi dall’inizio del suo mandato, si può benissimo dire che Valditara non conosca la scuola e che quindi non si renda conto di quali siano le priorità su cui dovrebbe concentrarsi. “D’altro canto in poco più di due mesi il nostro ministro ha cercato di rimediare alla sua inadeguatezza partecipando a più trasmissioni nazional popolari possibili e rilasciando interviste solo ai giornali ‘tappettino’ ovvero a quelli che non prevedono domande scomode e che spesso gliene fanno avere a priori”, continua ancora l’analisi del docente.
Quest’ultimo ha criticato nel concreto le azioni del ministro, che in queste settimane ha inviato molte comunicazioni alle scuole, tra cui la circolare relativa al divieto di uso dei cellulari in classe. “Per il resto si è limitato a fare il postino e il questore. In due mesi ha inviato alle scuole sette lettere: apprezzo la voglia di scrivere del ministro ma forse ha sbagliato mestiere. Tra le novità più importanti la circolare sui cellulari in classe. Di là di come la si possa pensare, esisteva già una circolare del ministro Fioroni, perciò nulla di nuovo. Assolutamente nulla. Il professore non ci ha fatto mancare, da questore, le sue idee sui lavori forzati per i ragazzi cattivi e le sue previsioni da Sibilla Cumana sul futuro occupazionale dei nostri ragazzi”.
Poi, il commento sulla firma del contratto docenti, che Valditara ha salutato con soddisfazione e orgoglio: “In tutto ciò non è mancata la facile propaganda del buttare negli occhi dei docenti un po’ di fumo: vi diamo un sacco di soldi, peccato che restiamo i meno pagati d’Europa”.
Ecco di cosa, invece, dovrebbe occuparsi il capo del dicastero di Viale Trastevere secondo il maestro: “Non ho ancora capito quando il ministro affronterà i veri problemi della scuola: il management dei presidi; il tema degli organi di partecipazione; la questione valutazione; il tema degli spazi e della formazione dei docenti; il rinnovamento o abolizione del sistema Invalsi; la memoria nel centenario della nascita di don Lorenzo Milani e tante altre cose ancora che fanno parte della vita vera e quotidiana della scuola”.
“Caro Valditara, le auguro un anno dove possa iniziare a fare il ministro dell’Istruzione e del merito e non delle telecomunicazioni”, così ha concluso Corlazzoli.
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