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“Il Mare a Scuola”, una campagna educativa itinerante per sensibilizzare i giovani alla cura del mare e di tutte le acque

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È partita da Napoli e farà tappa oggi e domani a Palermo per poi spostarsi a Livorno, dove attraccherà il 28 ottobre, e infine a Genova il 30 e 31 prossimi: come riporta Il Sole 24 Ore, la motonave Patrizia naviga nel Mediterraneo per promuovere una cultura del mare e della conoscenza dell’ambiente a partire dai banchi di scuola. Si tratta di una campagna educativa, ‘Il Mare a Scuola’, condotta dalla Fondazione Marevivo in collaborazione con la Msc Foundation, che chiedono in particolare alle istituzioni di procedere all’emanazione del decreto attuativo dell’art. 9 della Legge 17 maggio 2022, n. 60 – la cosiddetta “Legge Salvamare” – che intende promuovere nelle scuole di ogni ordine e grado attività volte a rendere gli alunni consapevoli dell’importanza della conservazione dell’ambiente, in particolare del mare e delle acque interne, nonché delle corrette modalità di conferimento dei rifiuti.

Durante le quattro tappe dell’evento, si legge sul sito del magazine ‘L’Informatore navale’, saranno ospitati a bordo centinaia di studenti e rappresentanti del mondo scolastico e universitario, oltre a istituzioni, media e stakeholder del settore, con l’obiettivo di sensibilizzarli sul tema della salvaguardia ambientale. Il programma prevede tavole rotonde rivolte agli addetti ai lavori e ai decisori politici, che si alterneranno a momenti dedicati agli studenti e alla loro formazione sul tema del mare.

Proprio per la sua mission incentrata sull’alfabetizzazione oceanica, ‘Il Mare a Scuola’ ha ricevuto il patrocinio dell’Ocean Decade (2021-2030), il piano decennale Unesco dedicato alle scienze marine, alla protezione degli oceani e allo sviluppo socio-economico sostenibile.

Testimonial della campagna è un’intera famiglia, quella composta da una giovane e famosa coppia televisiva con i loro tre bambini, l’attrice Giusy Buscemi e il regista Jan Michelini, che supportano la richiesta di Marevivo di inserire l’ambiente e il mare tra gli insegnamenti scolastici per i loro figli e le generazioni future.

Le attività di educazione ambientale dedicate agli studenti sono molteplici: seminari e laboratori innovativi e sperimentali sull’acidificazione degli oceani e le sue conseguenze sull’ecosistema marino, una sala immersiva ‘Dal grande al piccolo’ per ascoltare la voce dei cetacei proveniente dalle profondità degli oceani e scoprire cosa c’è alla base del funzionamento del mare e tanto altro ancora. Ad esempio, la mostra itinerante di Marevivo, ‘Only One – One Planet, One Ocean, One Health’ sulla transizione ecologica.

Dal mare – continua L’informatore navale –  dipende la nostra salute, anche se non tutti lo sanno: gli oceani producono infatti più del 50% dell’ossigeno che respiriamo e assorbono circa un terzo dell’anidride carbonica prodotta dall’uomo. Senza una piena consapevolezza del ruolo strategico svolto dal mare nell’equilibrio complessivo dell’ecosistema, non è quindi possibile attuare la transizione ecologica necessaria alla sopravvivenza dell’uomo sul nostro pianeta. A tal fine è necessario promuovere una cultura che ristabilisca il giusto rapporto tra l’uomo e la natura. L’antropocentrismo dei sistemi di formazione deve evolvere, coerentemente, verso un nuovo modello culturale che dia il giusto valore alla conoscenza del mondo al quale apparteniamo. Senza questa consapevolezza, vengono meno le basi per lo sviluppo di una cultura che consenta all’essere umano di vivere in armonia con l’ambiente.