“Parliamo di medico scolastico.” Questo l’incipit del messaggio Instagram di Giulia Grillo, Ministra della Salute nel precedente Governo Conte, che oggi ragiona sul senso dell’idea, ricordandoci, tra l’altro, che da Ministra, nel marzo 2019, lavorava proprio a questa iniziativa.
Perché il medico scolastico?
“L’idea nasce dal fatto che l’istruzione e le scuole siano strettamente collegate alla sanità per tutto quello che riguarda la prevenzione e l’assunzione di corretti stili di vita,” ci spiega l’ex Ministra, perché investire sui bambini e poi sui giovani adulti serve a prevenire le patologie di quando questi ragazzi saranno grandi.
Un presidio sanitario interno alle scuole, dunque, come attenzione alle fasce che stanno iniziando la vita oggi per avere adulti più sani domani.
Ma non solo il medico, aggiunge Giulia Grillo. Presidio sanitario è anche quello fornito dagli psicologi o dai pediatri. L’importante è avere chiaro che la comunità scolastica necessita di attenzioni anche sanitarie. Il Coronavirus lo ha reso molto palese.
E non passa inosservato nemmeno uno dei commenti al post della ex ministra della salute: “Corsi di primo soccorso pediatrico per insegnanti ed educatori,” suggerisce un follower. Proposta che troviamo molto saggia.
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