Alcuni neo-maggiorenni e commercianti si spartirebbero i 500 euro del bonus Cultura introdotto dal governo Renzi a fine novembre 2015, poco dopo gli attentati di Parigi.
Nella puntato del 20 maggio di “Striscia la notizia”, l’ex premier Matteo Renzi è stato rintracciato da Valerio Staffelli a margine della scuola di formazione Pier Paolo Pasolini di Milano, per consegnarli un tapiro d’oro.
“Scriverò oggi stesso al comandante generale della Guardia di Finanza per chiedergli un impegno su questi temi. Io faccio la mia parte sollecitando la Guardia di Finanza, voi dateci una mano controllando tutti quelli che fanno i furbi e raccogliendo denunce. Vediamo se insieme riusciamo a stangare questi comportamenti”, ha detto Renzi.
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Le accuse, che risalgono all’inizio di quest’anno, non sono lievi: esisterebbe addirittura un mercato nero dei bonus di 500 euro per i diciottenni, che anziché fruire di eventi culturali “acquistano libri per conto di terzi e chiedendo l’accredito della somma equivalente (scontata per incentivare il mercato) su carta prepagata. Magari con i proventi si compreranno il telefonino di ultima generazione”, ha ipotizzato lo scorso gennaio ‘Radio Colonna’.
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