Il Natale è la festa dell’amore che fa del mondo intero un solo cuore e un’anima sola.
La più grande storia d’amore è quella di un Dio fatto bambino che abbraccia l’umanità in modo disinteressato, immenso, smisurato. Tuttavia il concetto teologico, sotteso nel termine “Agape”, indica anche la reciprocità nell’amore verso il prossimo come benevolenza che nasce spontanea nella solidarietà fraterna. Non è solo un sentimento ma una virtù, un atto di volontà, nell’intento di fare del bene.
IL termine greco “Agape”, presente nel Vangelo 320 volte, poi tradotto nella parola latina “Caritas” e in seguito con il termine “Amore”, celebra l’amore allo stesso tempo umano e divino.
Con l’augurio di un Natale che sia un inno alla carità come dono di sé agli altri senza aspettarsi nulla in cambio, dedico questa poesia a tutti i piccoli, che del resto sono i più somiglianti al Gesù Bambino.
Il messaggio del Natale.
Quando l’ultimo raggio della stella
Disciolto nella nebbia,
si stempera piano
su altipiani di muschio,
mi sembra d’udire
la voce bionda
di angeli in coro.
Il cielo che da millenni
In questa notte torna a sorridere
D’incenso e oro, riscalda
Il vagito di un bimbo divino.
L’alba porterà la novella
Dell’amore a tutti gli uomini
Di buona volontà.
Luco dei Marsi 25-12-2022
Maria Assunta Oddi