Con la legge 150, il metodo Montessori potrà essere sperimentato non solo nelle scuole dell’infanzia e primarie, ma anche nelle scuole secondarie di primo grado su tutto il territorio nazionale. A partire dall’anno scolastico 2025/2026, gli Uffici Scolastici Territoriali potranno autorizzare l’attivazione di questa metodologia nelle scuole del sistema nazionale d’istruzione.
Le scuole che hanno iniziato la sperimentazione grazie al decreto 237 del 30 luglio 2021 possono continuare a operare secondo tale metodo, a meno che le istituzioni scolastiche coinvolte decidano diversamente o che l’Ufficio Scolastico competente non esprima parere contrario, motivando la decisione.
Le scuole che desiderano adottare il metodo Montessori nelle classi della scuola secondaria di primo grado, a partire dal 2025/2026, possono richiedere l’autorizzazione agli Uffici Scolastici Territoriali. Dovranno seguire i criteri e i principi metodologici già stabiliti dalla sperimentazione nazionale triennale per le sezioni Montessori. Per agevolare questo processo, il Ministero dell’Istruzione e del Merito metterà a disposizione delle scuole interessate un documento tecnico elaborato dal Comitato tecnico-scientifico nazionale.
La norma, al fine di promuovere l’attivazione delle classi di scuola secondaria di primo grado a metodo Montessori prevede che vi siano le seguenti condizioni:
• presenza contemporanea di un ciclo completo di scuola primaria a metodo Montessori;
• tempo scuola corrispondente al tempo prolungato,
• servizio di refezione scolastica;
• laboratori, ambienti e materiali didattici adatti a favorire l’apprendimento secondo i principi montessoriani;
• quote di organico aggiuntive corrispondenti a nove ore aggiuntive settimanali per classe attivata e assegnate dall’ufficio scolastico territorialmente competente.
Nel caso in cui venga attivata una sezione a metodo Montessori in una scuola secondaria di primo grado, è fondamentale sapere che solo docenti abilitati per le rispettive classi di concorso e in possesso di uno specifico titolo di specializzazione in didattica montessoriana potranno essere assegnati a tali sezioni. Questo titolo deve essere conseguito tramite corsi autorizzati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
I docenti che hanno conseguito la specializzazione Montessori possono essere inseriti, su richiesta, in elenchi appositi. Da quest’ultimi sarà possibile attingere per l’assegnazione di contratti a tempo indeterminato e determinato, seguendo una procedura simile a quella già in vigore per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria.
Il MIM, come riporta un comunicato Flc Cgil, ha convocato i sindacati ieri, mercoledì 9…
Ieri, 9 aprile, è scoppiato un incendio poco prima delle 17.00 di oggi nella sede…
Oggi, giovedì 10 aprile, alle 17,00, nell’Auditorium del Palazzo della cultura, in via Vittorio Emanuele,…
Dieci anni fa nasceva EPALE, la piattaforma europea dedicata all’educazione degli adulti. Oggi, questa rete…
Il dibattito sulle Nuove Indicazioni per il primo ciclo prosegue. In questi giorni si stanno…
La compilazione del questionario relativo alla bozza delle nuove Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia…