Attualità

Il metro di distanza a scuola è inutile se gli studenti sono poi ammassati sui mezzi pubblici

Tiene ancora banco il nodo dei trasporti e il ritorno a scuola ne paga le conseguenze. Ecco perchè l’immunologa Antonella Viola chiede un intervento deciso su questo tema.

Insieme all’introduzione dei test rapidi, quello che serve subito è il potenziamento del trasporto pubblico“, scrive la professoressa Ordinaria di Patologia Generale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova e Direttrice Scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP-Città della Speranza).

Infatti, secondo Viola, “è del tutto inutile tenere i ragazzi a distanza di 1 metro a scuola se ci arrivano ammassati in tram“.

Per questo, conclude l’immunologa, servono “azioni concrete e utili. Basta perdere tempo“.

Abbiamo più volte sollevato il problema che non deve essere sottovalutato: perchè in fondo si può condividere il pensiero della Ministra Azzolina quando dice che bisogna stare attenti anche fuori dalla scuola.

I trasporti rappresentano uno di quei casi che non sembrano funzionare da questo punto di vista.

Capienza massima all’80%. Ma se il viaggio è di 15 minuti la capienza può essere del 100%

Uno dei punti fondamentali delle linee guida sul trasporto pubblico riguarda quello relativo alla capienza dei mezzi di traporto pubblico: bus, metro e mezzi del trasporto locale, i mezzi del trasporto ferroviario regionale e degli scuolabus del trasporto scolastico dedicato dovranno mantenere, in considerazione delle evidenze scientifiche sull’assunto dei tempi di permanenza medi dei passeggeri indicati dai dati disponibili, un coefficiente di riempimento non superiore all’80 %, prevedendo una maggiore riduzione dei posti in piedi rispetto a quelli seduti. 

Bisogna tuttavia specificare che tale riempimento all’80% è obbligatorio per percorsi che superano 15 minuti di percorrenza: entro il quarto d’ora, pertanto, la capienza potrà essere del 100%.

Tuttavia, a quanto si apprende, in moltissimi casi tali regole saltano. Almeno fino a questo momento.

Fabrizio De Angelis

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