Il ministro olandese dell’Istruzione costretto alle dimissioni per bullismo. Avrebbe lui stesso ammesso di esser stato a volte “troppo duro” ed “esigente” con la sua squadra. E di fronte a un nuovo incidente è partita definita l’accusa di intimidazione e vessazioni sul posto di lavoro nei confronti dei suoi dipendenti. E ha dovuto dimettersi.
Il politico 37enne avrebbe pure avuto “scatti di rabbia” e “comportamento sgradevole” nei confronti dei funzionari.
Dopo le prime lamentele, il suo partito, gli ha dato una nuova possibilità dopo essersi scusato a inizio giugno, tra promesse che avrebbe cambiato comportamento e trattamento dei dipendenti del ministero, ma nei giorni scorsi non sono mancate nuove denunce a suo carico sulla stampa locale.
I funzionari lo hanno accusato di intimidazioni verbali e fisiche nei confronti di due persone durante un simposio in occasione del 25 anniversario della formazione professionale, un nuovo incidente che ha posto fine alla sua carriera politica e lo ha costretto a dimettersi.
La dirigenza del partito liberale (VVD) si è rammaricata di queste dimissioni, e la leader del gruppo politico ha indicato il suo “rispetto per la difficile decisione. Sono profondamente dispiaciuto che il ministro abbia deciso, con tutta la sua energia e i suoi buoni progetti, di dimettersi dalla carica di ministro dell’istruzione primaria e secondaria. Posso solo rispettare quella decisione. Come governo, abbiamo perso qualcuno che ha messo il cuore e l’anima nell’istruzione. Gli sono grato per questo”.
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