“Ora che è stato approvato il decreto 137, ed in particolare l’art. 4 relativo alla scuola elementare, senza accogliere né la richiesta di abrogazione di quell’articolo proposta dalla maggioranza delle Regioni, né quella – avanzata da alcune Regioni di centro-destra come la Lombardia – di precisare nel decreto la garanzia per le famiglie di poter optare per le 27 ore o per il tempo pieno, ho alcune domande da fare al Ministro Gelmini. Se le famiglie italiane, nell’iscrivere i propri bambini alla scuola elementare nel prossimo anno scolastico, chiederanno le 27 ore (maestro prevalente) o il tempo pieno, è in grado di garantire – come continua ad assicurare – l’accoglimento di queste domande? O succederà, invece, che saranno solo le famiglie del Nord e di qualche area metropolitana del Centro a poter optare per il tempo pieno, mentre le altre saranno obbligate a riprendere i bambini alle 12,30?”.
E’ quanto ha dichiarato Silvia Costa, Assessore all’Istruzione della Regione Lazio e coordinatore della IX Commissione Istruzione della Conferenza delle Regioni.
“Chiedo inoltre al Ministro: sul Regolamento previsto dalla Manovra finanziaria (che dovrà definire i criteri per accogliere tali domande) continuerà a mancare un vero confronto preventivo con le Regioni e con gli enti locali, che pure sono titolari delle competenze di programmazione dell’offerta scolastica e di realizzazione dei servizi scolastici, come sta avvenendo da tre mesi in qua? Quale idea di “leale collaborazione” fra le istituzioni, di federalismo praticato, di valorizzazione dell’autonomia didattica e di organizzazione delle scuole ha il Ministro Gelmini?”.
“Come è noto, il Lazio, insieme ad altre cinque Regioni, ha presentato ricorso alla Corte costituzionale contro l’art. 64 della Manovra finanziaria, perché entra in modo illegittimo nelle competenze regionali. Come Assessore regionale e come coordinatore degli Assessori regionali all’Istruzione sono fino in fondo impegnata, insieme alla Giunta e su mandato della maggioranza del Consiglio regionale, a garantire il rispetto delle autonomie scolastiche e delle competenze costituzionali contro ogni forzatura. Invito, però, tutti ad avere, in questo momento così difficile, un alto senso di responsabilità.”
“Chiedo ai dirigenti scolastici – ha concluso l’Assessore Costa – di garantire gli spazi e le modalità che consentano agli studenti, ai docenti ed ai genitori di confrontarsi e di approfondire le questioni in discussione, ma chiedo agli studenti di ricordare che la scuola è un bene di tutti e che quindi le legittime forme di protesta non devono travalicare il diritto allo studio ed interrompere la didattica.”