Con un comunicato ufficiale sul proprio sito web, il Miur ha reso nota l’emanazione del decreto concernente la ripartizione delle risorse per il piano di edilizia scolastica, che riguarda l’adeguamento antisismico delle scuole. Sono 50 gli interventi programmati in tutta Italia per una spesa complessiva quantificata in 40 mln di euro circa.
Ecco il comunicato stampa ufficiale del Miur sul piano di edilizia scolastica: Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha firmato il decreto per la ripartizione delle risorse per l’adeguamento antisismico delle scuole, 40 milioni di euro previsti dalla legge Buona Scuola (legge 107 del 2015), destinati a rendere più sicuri gli edifici scolastici che sorgono nelle zone particolarmente esposte a rischio sismico. Complessivamente saranno erogati 37.536.601 euro per un totale di 50 interventi di adeguamento antisismico.
La valutazione e la conseguente selezione dei Piani regionali degli interventi sono state effettuate da un’apposita Commissione, istituita con decreto direttoriale n. 57 del 9 dicembre 2015, della quale fa parte anche il Dipartimento per la Protezione Civile. Il decreto prevede l’approvazione degli interventi, individua i termini per l’esecuzione della progettazione e per l’aggiudicazione dei lavori, definisce le modalità di rendicontazione a cui gli enti locali dovranno attenersi e le procedure per l’eventuale revoca dei finanziamenti, stabilisce i parametri per il monitoraggio degli interventi.
A seguire la ripartizione dei fondi e degli interventi per regione: Lombardia 12 interventi, 1.968.000 euro; Piemonte, 1 intervento, 548.000 euro; Liguria, 2 interventi, 608.000 euro; Toscana, 4 interventi, 2.259.300 euro; Lazio, 2 interventi, 3,815.400 euro; Campania, 4 interventi, 6.060.934 euro; Sicilia, 4 interventi, 5.521.586 euro; Friuli Venezia Giulia, 1 intervento, 972.000 euro; Veneto, 4 interventi, 3.016.000 euro; Emilia Romagna, 3 interventi, 2.800.000 euro; Marche, 2 interventi, 1.360.000 euro; Umbria, 1 intervento, 832.000 euro; Abruzzo, 2 interventi, 1.312.000 euro; Puglia, 2 interventi, 2.300.000 euro; Basilicata, 1 intervento, 736.000 e Calabria, 5 interventi, 3.435.380 euro.