Il ministro dello Sport, Piero Gnudi, è molto chiaro sui questo argomento: “Bisogna che i nostri ragazzi facciano sport, sono pochi i giovani che lo praticano”.
E infatti snocciola i numeri: “Nella fascia d’età tra i 15 e i 25 anni, i giovani italiani che fanno sport sono la metà dei loro coetanei spagnoli. E questa carenza deriva dalla scuola che non è in grado di sopperire alla domanda di sport che arriva dai ragazzi. Le scuole non sono attrezzate, per questo i pochi soldi che ho a disposizione li dedico all’alfabetizzazione motoria. Se non allarghiamo la platea di ragazzi che praticano sport sarà difficile trovare nuovi campioni olimpici.
Anche perchè oltre a garantire la buona salute, lo sport tiene i giovani lontano dalla devianza e prepara alla vita”. Ma Gnudi spiega pure che il Governo ha “riattivato il Credito sportivo e abbiamo istituito un fondo di 23 milioni di euro per la costruzione di nuovi impianti. Cercheremo di dividere equamente queste poche risorse”.
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