Dalla sala dell’emeroteca del ministero dell’Istruzione e del Merito, è andata in onda, sul canale YouTube del MIM l’ottava puntata del “Ministro Risponde”. Questa volta il titolare del dicastero di viale Trastevere, intervistato da Maria Latella, ha parlato degli esami di Maturità, ormai imminenti:
“Mi rivolgo ai ragazzi, dovete affrontare serenamente questi esami di Stato, perché innanzitutto troverete nella Commissione i vostri docenti che vi conoscono molto bene e sanno rappresentare molto bene quello che voi valete, e poi perché ho dato disposizioni agli ispettori perché questo colloquio venga vissuto con estrema serenità. È nell’orale che si avverte la presenza dei commissari esterni, dal punto di vista del rapporto, del contatto. Però i commissari esterni vorranno semplicemente affrontare con voi una riflessione, una narrazione che avrà per oggetto ciò che avete assimilato come riguardo ai contenuti dell’ultimo anno. Non sarà un’interrogazione sulle singole discipline. Certo, ovviamente dovete ricordarvi le nozioni fondamentali che avete appreso, ma sarà anche un dialogo, un colloquio che vi consentirà di far emergere dei collegamenti, perché è molto importante il discorso dell’interdisciplinarietà, cioè mettere insieme le nozioni fra le varie discipline.
La chiave di questo colloquio – afferma Valditara – è la serenità, il messaggio che dev’essere dato ai commissari, che siano interni, che siano esterni, è di affrontare questo confronto con voi con la massima serenità”.
Il mio esame di Maturità? “Allora era un esame molto diverso, mi ricordo un’interrogazione di greco, c’era Demostene, una traduzione, con tutto il commento grammaticale, la prova d’italiano, un tema su Carlo Porta, poeta dialettale. Beh ovvio, l’ansia di ogni esame, però poi si risolse tutto positivamente, anche gli stessi commissari furono estremamente dialoganti, fu una bella chiacchierata e non ho un ricordo sgradevole”.
I consigli? “Un ripasso sulle cose fondamentali e soprattutto una riflessione che dovrete fare voi, proprio perché non sarà la classica interrogazione disciplinare ma dovrà emergere quello che voi avete assimilato di questo percorso relativamente ai contenuti che avete studiato. È un vero esame di Maturità, la commissione dovrà cogliere quello che la scuola vi ha dato. Un ripasso ma non uno studio matto e disperatissimo perché rischia soltanto di esaurirvi e portarvi stressati a quel giorno quando invece dovrete affrontarlo in modo molto rilassato. Determinati a far bene perché voi tutti valete tanto. In bocca al lupo e ci risentiamo dopo l’esame”.