Molti docenti con contratto a tempo determinato impegnati su supplenze brevi e saltuarie lamentano infatti, ancora in data odierna, il prolungarsi dei ritardi nei pagamenti degli stipendi per i mesi di ottobre – novembre – dicembre 2014 e gennaio 2015, nonostante le numerose rassicurazioni del Miur sulle emissioni speciali effettuate allo scopo di saldare quanto dovuto.
Malgrado lo stanziamento della cifra di 64,1 milioni di euro per saldare gli stipendi arretrati dei docenti precari, il Decreto Legge risulta essere ancora fermo al Senato e, dal momento che il termine ultimo per la conversione è il 15 febbraio 2015, quasi certamente non potrà essere convertito in Legge nei tempi previsti.
A giustificazione del ritardo nei pagamenti, che purtroppo è ormai prassi che si ripete annualmente e non emergenza isolata, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha prontamente risposto con la giustificazione dell’inaspettato aumento del +11% delle supplenze per il periodo compreso tra settembre e novembre 2014 e ha messo in atto il gioco del rimpallo di responsabilità, incolpando le segreterie scolastiche di inefficienza.
Una parte dei 64,1 milioni di euro stanziati sono confluiti nei POS (Punti Ordinanti di Spesa) delle scuole insolventi ma senza coprirli per intero: alcuni insegnanti precari hanno potuto veder saldato il solo stipendio del mese di ottobre ma molti altri sono tuttora in attesa del saldo poiché il MEF, come accade ogni anno a fine esercizio finanziario, ha azzerato le eventuali giacenze al 31 dicembre 2014 del cedolino unico.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in accordo con il MIUR, ha autorizzato delle emissioni speciali per il pagamento delle retribuzioni arretrate in data 15 gennaio (tramite messaggio Noipa n. 164/2015), 16 gennaio (tramite messaggio Noipa n. 165/2015) e 19 gennaio (tramite messaggio Noipa n. 005/2015), emissioni che, tuttavia, non risultano ancora andate a buon fine.
In tal caso il MIUR ha attribuito la colpa dei ritardi, tramite una nota indirizzata agli USR, ai Dirigenti e ai revisori dei conti da parte della Direzione Generale per le risorse umane e finanziarie del Ministero, ad un bug informatico della piattaforma NoiPa che avrebbe mandato in tilt il sistema.
Il M5S chiede dunque se il Ministro in indirizzo voglia stabilire una data certa per il pagamento degli stipendi dei supplenti; se il pagamento degli arretrati di cui in premessa, verrà corrisposto in un’unica soluzione in modo da sopperire ai ritardi finora accumulati che hanno causato notevoli disagi ai docenti; se il Ministro intenda operarsi per evitare il ripetersi in futuro della situazione attuale e per attivare un metodo di pagamento diretto degli stipendi dei docenti da parte del MEF onde evitare i molteplici passaggi che a tutt’oggi contribuiscono all’accumulo dei ritardi.
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