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Il ministro Tajani: “Il greco e il latino sono utili, ma al liceo classico si dovrebbero fare più ore di lingue straniere”

Il ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani è stato ospite di Skuola.net all’interno del format PolitiGame Elezioni Europee. Il vicepresidente del Consiglio ha parlato, come hanno fatto altri ospiti come Elly Schlein e Giuseppe Conte, della sua esperienza a scuola.

Tajani e la sua esperienza a scuola

Ecco le sue parole: “Ero uno studente medio, bravo in alcune materie, più in difficoltà in altre. Una volta presi anche un 1 al compito di greco. Però non sono mai stato né rimandato né bocciato”.

Le materie che gli piacevano di meno erano “quelle scientifiche, specie la matematica. Mentre mi piacevano Italiano, Storia, Filosofia ma anche Latino e Greco. Con i numeri è sempre stato un problema. Non a caso ho fatto il liceo classico e poi Giurisprudenza”.

Il voto di Maturità? 48 su 60”. Quello di laurea? “108 su 110, perché già lavoravo e durante l’università ho fatto il militare”. E prima di congedarsi, il segretario di Forza Italia ha lanciato anche una piccola critica al sistema didattico del nostro Paese: “In alcuni indirizzi, come ad esempio il liceo classico, si studiano poco le lingue straniere. Si dovrebbe fare qualche ora in più. Il greco è una bella lingua, come il latino, è utile conoscerla perché è la nostra storia, la nostra identità”.

Leva obbligatoria, Tajani contrario

Tajani ha anche parlato degli scontri tra studenti e polizia, frequenti negli ultimi mesi: “Meno male che i giovani credono in qualche cosa. Però credere in qualche cosa non significa andare a insultare i poliziotti o a sputare in faccia i carabinieri perché sono dei ragazzi pure loro, e stanno là perché il loro lavoro è garantire l’ordine pubblico e la sicurezza”.

E la leva obbligatoria? “Abbiamo forze armate fatte da professionisti, costerebbe troppo. Si può magari avere una riserva, ma il servizio militare obbligatorio non la condivido”, ha concluso, commentando la proposta del ministro Salvini.

Redazione

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