Dopo quello della presidente del Consiglio Giorgia Meloni si ha notizia di un altro siparietto con una scolaresca di cui è stato protagonista un membro delle istituzioni. Stavolta si tratta del ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani.
Come riportano Ansa e IlSole24Ore, Tajani ha incontrato gli studenti, dei bambini, nella hall dell’hotel Quisisana di Capri che ospita i lavori del G7 di questi giorni. Accompagnati dalle insegnanti, gli alunni di una scuola elementare – una dozzina in tutto – hanno posato per le foto di rito impugnando le bandiere dei sette Paesi che partecipano al vertice più quella arcobaleno della pace.
Tajani ha scherzato così con gli studenti: “Meglio fare le foto che andare a scuola, vero ragazzi?”, per poi chiedere a tutti che squadra di calcio tifassero. Il titolare della Farnesina si è fatto intervistare dai bimbi rispondendo alle loro domande sulla scelta di Capri per il vertice. “Capri è un’isola bellissima – ha detto – e siccome noi italiani siamo fieri di avere un’isola cosi bella, abbiamo detto ai nostri amici che vengono da tutte le parti del mondo di venire a vederla. Che mestiere facevo prima di fare il ministro? Il giornalista”.
Un altro bambino gli ha chiesto come si chiamasse: “Antonio, Totò, Tonino come mi vuoi chiamare?”. Prima che il ministro abbandonasse la sala gli è stata segnalata tra gli scolari la presenza di un bambino di origine ucraine di 9 anni. Tajani ha allora fatto chiamare il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba – che nel frattempo era in un’altra sala dell’hotel.
Al ministro – di cui oggi ricorre il compleanno – il bimbo, che è in Italia da sette anni, ha rivolto gli auguri di buon compleanno raccontando la sua storia e ricevendo in cambio un caloroso abbraccio dal ministro e dall’ambasciatore ucraino in Italia.
La premier, come dicevamo, qualche giorno fa ha scattato dei selfie con una scolaresca, in gita nella Capitale. Meloni, sorridente, è andata verso gli alunni che la stavano accogliendo festanti con delle urla per attirare la sua attenzione e ha chiesto loro un cellulare per poter scattare dei selfie con loro. La maggior parte degli studenti, però, probabilmente di elementari o medie, le hanno risposto di non averlo con sè: “Non ce l’hanno fatto portare”, ha detto uno di loro.
“Certo, fanno bene a non farvelo portare, state a studià”, queste le sue parole. Poi, dopo che qualcuno le ha dato uno smartphone, Meloni ha fatto molti selfie con gli studenti emozionatissimi, il tutto a favore di videocamera. “Buona gita”, così si è congedata la premier.
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