Il Miur accetta candidature via internet per 6 collaboratori, però l’e-mail ministeriale è piena e tornano indietro
Ha creato un bel cumulo di proteste il disguido elettronico on line riscontrato il 15 gennaio, il giorno in cui il ministero dell’Istruzione ha decretato la scadenza per chiedere di partecipare ad un non meglio precisato concorso per 6 posti di “collaborazione presso gli Uffici di diretta collaborazione” da assegnare a candidati “estranei alla pubblica amministrazione”.
Un problema tecnico, probabilmente dovuto ad un intasamento della casella di posta elettronica del ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, ha infatti impedito a non pochi aspiranti di poter far pervenire la propria candidatura ed il curriculum vitae entro la scadenza del 15 gennaio: a poche ore dalla scadenza del bando, i candidati che hanno inviato i documenti digitali (all’indirizzo candidature.gab@istruzione.it) si sono visti ricevere, nel volgere di pochi secondi dall’invio del loro messaggio al Miur, una risposta che riportava la dicitura “automatically generate Delivery Status Notification” . Che tradotto significa ‘La spedizione non è andata a fine’.
Viene da sé che a questi candidati (molti dei quali non hanno risparmiato parole di rabbia e sconforto, minacciando anche ricorsi ufficiali contro l’eventuale loro esclusione dalla partecipazione al concorso) i dirigenti di viale Trastevere farebbero bene a non negare la loro partecipazione alla selezione, magari facendo slittare di 24/48 ore la scadenza iniziale. Sempre dopo aver liberato la casella di posta elettronica deputata ad accettare le candidature.