Categorie: Università e Afam

Il Miur ci ripensa sull’indennità di disoccupazione ai ricercatori precari

Dopo aver chiuso la porta all’estensione della Dis-coll (l’indennità di disoccupazione prevista dal jobs act per le collaborazioni coordinate e continuative ) ai ricercatori precari il ministero si dice pronto a farla rientrare dalla finestra, sotto forma di un ammortizzatore sociale tutto ancora da studiare.

Lo riporta il Sole 24 Ore secondo il quale sarebbe stato il sottosegretario Faraone, che aveva risposto negativamente sulla Discoll,  ad avere riaperto in meno di 48 ore più di uno spiraglio con un lungo messaggio su Facebook:«Per la vicenda Dis-coll gli assegnisti di ricerca hanno ragione. Per loro ci assumiamo l’impegno di prevedere adeguati ammortizzatori sociali di cui possano beneficiare al termine del loro rapporto con l’ateneo».

 

LA TECNICA DELLA SCUOLA E’ SOGGETTO ACCREDITATO DAL MIUR PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA E ORGANIZZA CORSI IN CUI È POSSIBILE SPENDERE IL BONUS.

{loadposition bonus}

 

L’impegno del ministero e del suo sottosegretario per ora è solo a parole. Ma il riconoscimento di un diritto a qualche tipo di indennità sembra pieno: «Perché la ricerca è lavoro vero. Anche quello che si svolge durante un assegno di ricerca», scrive su Facebook il Sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone. «Questo governo – continua – sta cercando in tutti i modi di eliminare la parola ‘precario’ dal vocabolario italiano. E il precariato nella ricerca è odioso perché in realtà è quello che serve di più al paese». «Si deve accorciare e stabilizzare il percorso per arrivare al lavoro stabile anche nel mondo della ricerca. Il tema è ampio e riguarda i dottorati, gli assegnisti, il precariato accademico e negli enti di ricerca. Non solo aumentando le possibilità di stabilizzazione accademica o nella ricerca, e lo abbiamo previsto: mille ricercatori in più. Ma soprattutto – prosegue Faraone – diversificando l’offerta e le possibilità di sbocco. Che non può essere solo universitario. Questo accade in tutti gli altri paesi. Non significa dequalificare i ricercatori e trovar loro un ripiego bensì valorizzare il loro titolo per qualificare tutti gli ambiti culturali, amministrativi e produttivi del paese».

«Il mercato e l’altissima produzione – aggiunge – devono essere pronti ad accoglierli: ecco i dottorati industriali. Non per fare gli operai ma per fare ricerca. La pubblica amministrazione: ecco il decreto Madia, non per fare i semplici impiegati ma per essere bravi dirigenti e funzionari. La scuola: abbiamo portato da due a cinque i punti da assegnare nella tabella dei titoli nel nuovo concorso per diventare insegnanti, ripeto, non per trovare un ripiego ma per iniziare un percorso di ricerca/azione tra scuola e università non più eludibile e qualificare i docenti come ricercatori, non come impiegati o ammortizzati sociali. Lo stesso faremo col concorso dei dirigenti. Costruire percorsi di autoimprenditorialità nella ricerca con le start up innovative sostenendole. Creare lavoro altro che precari perenni sotto ricatto». Ma Faraone comunque ribadisce: «Dobbiamo trovare comunque un istituto di tutela per l’adesso per coloro che lavorano con contratti cococo. Tali sono gli assegni di ricerca. E hanno perfettamente ragione».

 

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Giorgia Meloni in Lituania, il siparietto: “Cito spesso ‘Il Signore degli Anelli’ ma non è l’unico libro che ho letto, giuro”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni in questi giorni è andata in Lituania a visitare…

23/12/2024

Sicilia Express, 29 euro anziché 200 per tornare casa per Natale. Un precario: l’ho saputo grazie ad un influencer

Come abbiamo scritto, è partito il 21 dicembre scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova…

23/12/2024

Susanna Tamaro: “C’è da fare un bel lavoro nelle scuole. Bisogna tornare all’alfabetizzazione, scrivere a mano”

La scrittrice Susanna Tamaro è tornata a parlare della sua battaglia contro l'uso troppo pervasivo…

23/12/2024

Piattaforma concorsi e procedure selettive, si utilizza per presentare le domande per i concorsi scuola: come accedere e quali istanze sono aperte

In questo scorcio di fine anno sono diverse le procedure concorsuali e selettive riguardanti il…

23/12/2024

Roberto Colletti, docente nella scuola secondaria 21 anni: “Tanti mi scambiano per un allievo” – INTERVISTA

Secondo una ricerca recente di Forum PA, la crescita culturale degli otto milioni di studenti…

23/12/2024

Concorso docenti Pnrr 2, bando in scadenza il 30 dicembre: come fare domanda? – I VIDEO TUTORIAL

Dall'11 dicembre 2024 e fino alle ore 23:59 di lunedì 30 dicembre 2024 sarà possibile…

23/12/2024