Il ministero dell’Istruzione dovrà risarcire 54 precari, giusta la sentenza relativa ai ricorsi di 29 tra docenti e collaboratori scolastici.
Il giudice del lavoro del tribunale di Lanciano, scrive Il Centro, ha chiuso i procedimenti aperti contro il Miur per la mancata immissione in ruolo di insegnanti e personale Ata. In totale, tra mensilità non corrisposte e scatti di anzianità, il Ministero dovrà sborsare (al netto di eventuali ricorsi), solo nel Frentano, oltre mezzo milione di euro.
La maxi-sentenza, secondo Il Centro, accoglie le richieste di altri 29 precari della scuola. In molti casi persone di mezza età che lavorano da 10-15 anni. Nell’arco di un mese sono in totale 54 i docenti e i collaboratori che hanno vinto la battaglia contro il Miur per la mancata immissione in ruolo. Precari che in realtà, come riconosciuto dal giudice del lavoro, occupavano posti ormai vacanti.
{loadposition bonus}
I 29 ricorrenti si sono visti riconosciuto il proprio diritto al posto fisso, dopo ben oltre i 36 mesi.
Il giudice del lavoro ha accolto la richiesta di risarcimento del danno, quantificato in una media di sei mensilità della retribuzione globale di fatto percepita come ultimo contratto a termine e negli scatti di anzianità. Con una media di 10-12mila euro a ricorrente, si parla di oltre 600mila euro da risarcire da parte del Miur.