Categorie: Mobilità

Il Miur dovrà rispondere sulle ambigue applicazioni del contratto di mobilità

La nostra testata lo aveva evidenziato già questa estate, che all’Atp di Reggio Calabria si applicava il contratto sulla mobilità in modo difforme da come lo applicano tantissimi altri ambiti territoriali italiani. Eppure l’amministrazione reggina ha fatto spallucce, e non ha voluto affrontare realmente e seriamente il problema sollevato dalla Flc Cgil locale e da tutti gli altri sindacati.
Adesso la diatriba tra sindacati e Atp di Reggio Calabria, su come dovrebbero essere applicate alcune norme contrattuali sulla mobilità, sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, è stata portata, attraverso un’interrogazione parlamentare risposta scritta, al Miur. A presentare questa interrogazione è stata l’On. Celeste Costantino di Sel e i firmatari sono i deputati Fratoianni Nicola, Giordano Giancarlo e Scotto Arturo. In questa interrogazione si chiede la Miur di dire se è corretto che l’ATP di Reggio Calabria non conceda la continuità del servizio per ogni anno scolastico, applicando la nota 5 bis del CCNI del 26 febbraio 2014, ai docenti perdenti posto che si muovono d’ufficio o a domanda condizionata.
Infatti l’Amministrazione dell’ufficio scolastico provinciale di Reggio Calabria sostiene che per fruire della continuità di servizio, anche per i perdenti posto che sono obbligati a presentare, loro malgrado, la domanda di mobilità condizionata, serva una continuità di servizio nella stessa scuola di oltre tre anni e non può essere riconosciuto il punteggio per ogni anno scolastico di servizio. Non si capisce allora dove verrebbe applicata, secondo questo ATP, la nota 5 bis e la relativa tabella C. Inoltre si chiede al Miur di spiegare come mai l’ATP in questione, per i docenti DOS che hanno assegnata la sede annuale durante le utilizzazioni, viene conteggiato il punteggio di ricongiungimento al coniuge nella sede di residenza. Per esempio a Catania, l’ufficio scolastico non assegna alcun ricongiungimento al coniuge per i Dos, come d’altra parte fanno tantissimi altri Atp in Italia.

Chi applica correttamente il contratto di mobilità in questo frangente? Reggio Calabria  o Catania? E poi come mai l’ATP calabrese per i figli referenti unici che assistono il genitore in stato di gravità, e che sono anche gli unici figli conviventi con il malato, non concede l’applicazione della precedenza in fase di assegnazione provvisoria  ai sensi dell’art.33 della legge 104?
Anche questo dovrà chiarire per iscritto il Miur. Speriamo di ricevere tali risposte per comprendere le ragioni dei sindacati ma anche quella dell’Atp, che sicuramente avrà avuto le sue buone ragioni per applicare in un certo modo le norme contrattuali, anche se ciò ha comportato forti penalizzazioni per alcuni docenti.

Lucio Ficara

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