Una dichiarazione secca che toglie qualsiasi dubbio sui dubbi, anche se ammette che la sua squadra “osserva le voci che corrono sui mezzi di comunicazione e le commenta tra i suoi membri”. E per dare più ragguagli aggiunge: “Il Ministero inizia a lavorare sulle tracce mesi prima, già da Novembre per la traccia di Italiano, ma le prime produzioni non arrivano prima di Febbraio”. Spiega pure, secondo quanto riportato da Skuola.net, che ad ogni singola traccia lavora una squadra composta da docenti delle scuole superiori, presidi e anche professori universitari. Alla fine tuttavia, è il Ministro a scegliere fra le proposte dei suoi tecnici. E infatti Favini confessa che “viviamo questo momento con preoccupazione, perché nonostante tutti i controlli l’errore può scappare”.
Se questo accade e si tratta di una mancanza di una certa gravità, non un errore ortografico per intenderci, si apre una commissione d’inchiesta al Ministero, come quando nel 2008 come destinatario di una poesia di Montale venne indicata erroneamente una donna, quando invece era per un uomo. Per questo motivo Favini si augura per quest’anno “di essere premiati non solo dalla fortuna ma che si tenga conto anche dell’impegno”.
Proprio per evitare polemiche, per l’analisi del testo la scelta è quasi obbligata: deve ricadere su un autore del ‘900 tra i più noti. Questo perché la prova deve essere accessibile per tutti gli indirizzi: dal classico al professionale, che chiaramente hanno programmi di italiano molto diverse. Tuttavia, per conservare lo spirito della prova, il testo non deve essere uno di quelli abitualmente proposti nel corso dell’anno scolastico. Regola sempre rispettata, tranne nel 2005 e 2007, quando venne proposto Dante, che riuscì a mettere d’accordo sia Moratti che successivamente Fioroni.
In ogni caso a scegliere è il ministro e Favini dice che “la legge stabilisce che si tratti di una competenza del Ministro” ma ricorda che le tracce devono essere “finite e scelte almeno un mese prima della Maturità”. E questo è uno dei vantaggi del plico telematico: in precedenza bisognava essere pronti molto prima perché le tracce andavano stampate e imbustate.