Due fatti, apparentemente separati, hanno attirato la mia attenzione di questi giorni.
Il primo è quello riportato dal giornale La Repubblica che svela che il mandante della sanzione alla docente di Palermo è il MIUR.
Il secondo è quello relativo alla maestra, sempre di Palermo, che ha rimproverato i bambini per il mancato regalo di fine anno.
Ciò che mi ha fatto però maggiormente riflettere su quest’ultimo episodi è che questa maestra tra qualche mese occuperà un ufficio di dirigente.
Ovviamente mi baso su notizie riportate dai giornali.
Perché, a mio parere, esiste una connessione tra questi due episodi?
Il MIUR nel primo caso ha dimostrato la sua solerzia perché un militante di destra ha segnalato il power point incriminato che metteva in discussione il capitano.
Insomma, è stata una decisione politica contro chi ha l’ardire di criticare alcune scelte di questo governo.
Nessun problema invece, per il MIUR, se una futura dirigente pretende un regalo di fine anno dalle famiglie e non avendolo ricevuto insulta famiglie e bambini…
È legittimo pensare che alla signora in questione, futura dirigente, le siano giunti due messaggi.
Il primo, adesso da DS potrai chiedere un regalo di fine anno ai docenti, al personale ATA e a tutti i genitori della scuola che dirigerai, e non di una sola classe.
Ovviamente il regalo dovrà essere consono e proporzionato al nuovo status.
Il secondo messaggio, fallo pure senza problemi, non correrai alcun rischio…. fino a quando non criticherai il potente di turno.
Un’ultima osservazione. si è parlato spesso di voler sottoporre a test psico-attitudinale i futuri docenti. E i futuri DS?
Mario Lorenzo