La ministra dell’istruzione, Stefania Giannini, pare bene intenzionata a istituire anche in Italia il premio al migliore insegnante dell’anno in somiglianza al «Global Teacher Prize» da un milione di dollari, messo in palio dalla Varkey Gems Foundation e sostenuto dall’Unesco, che verrà assegnato domenica a Dubai al «miglior insegnante del mondo».
Il Corriere della Sera scrive che la ministra italiana dell’Istruzione, Stefania Giannini, annuncerà domenica la versione italiana del premio proprio a Dubai dove verrà consegnato quello al miglior insegnate del mondo. Lo annuncerà attraverso un video inviato agli organizzatori, in cui anticiperà che un premio in denaro verrà corrisposto al miglior insegnante italiano. Non ci sono dettagli, ma la decisione è ufficiale. Il Nobel declinato all’italiana non sarà probabilmente assegnato al singolo prof, ma alla scuola in cui lavora, alla comunità in cui «fa la differenza». E dovrà essere impiegato per «fare innovazione». Per l’Italia non è ancora stato stabilito un importo, ma le risorse a cui si potrà attingere saranno i fondi che legge 440/97 sull’autonomia scolastica destina «all’arricchimento e all’ampliamento dell’offerta formativa».
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Varato nel 2015, il Global Teacher Prize è nato con l’intento di alzare il livello di considerazione dell’insegnamento, enfatizzando le migliori pratiche di buona docenza. Lo scorso anno ha vinto la lettura: il premio straordinario è stato assegnato a Nancie Atwell, insegnante di Southport, Maine, per il suo impegno di una vita nel trasmettere l’amore per i libri ai suoi studenti. Per questa edizione, la seconda, la giuria del premio, precisa Il Corriere, è partita da 8mila nomi di tutto il mondo e ha selezionato nei mesi scorsi una prima rosa di 50 candidati, tra i quali c’era anche un’insegnante di un’elementare romana, Barbara Riccardi. Barbara non è entrata nel gruppo dei dieci finalisti, ma è a Dubai come ambasciatrice di una professione che il premio, nato per incoronare un maestro eccezionale, vuole mettere sotto i riflettori.
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