Categorie: Personale

Il Miur non si nasconde più: i precari della scuola sono mezzo milione

Il nuovo corso del Miur passa anche per un’ammissione che mai nessun ministro dell’Istruzione aveva fatto: nella scuola italiana lavorano a vario titolo mezzo milione di precari. Giannini ha snocciolati i numeri in Commissione Istruzione al Senato, il 27 marzo, durante la presentazione delle linee programmatiche del suo dicastero. I precari, ha detto il responsabile del Miur, sono circa 170.000 i docenti nelle graduatorie a esaurimento che saranno immessi in ruolo nei prossimi 10 anni grazie al turn over, i cosiddetti precari storici, a cui aggiungere gli insegnanti inseriti nelle graduatorie d’istituto e utilizzati per le supplenze brevi arrivando così a quota 460 mila, 10.000 abilitati Tfa, quasi 70.000 Pas, 55.000 diplomati magistrali, 40.00 idonei di vecchi concorsi: il precariato nella scuola arriva a 500 mila persone”. E’ una cifra davvero alta quella indicata dal Ministro. Che, comprendendo anche docenti e Ata presenti in più graduatorie d’istituto, potrebbe essere addirittura superiore a quella dei precari effettivi

Giannini ha presentato anche il piano di assorbimento di quelli che oggi sono inseriti nelle graduatorie pre-ruolo. “I precari – ha detto il Ministro – vanno riassorbiti in un’ottica di lungo periodo che si abbini ai concorsi a cattedra. E lo strumento fondamentale per fare ciò – ha aggiunto – è un piano di medio termine per il reintegro dei precari e il loro inserimento all’interno degli organici funzionali che permetta una gestione più snella delle supplenze e l’aumento dell’offerta formativa”.

Il responsabile del Miur ha ricordato che “l’organico funzionale serve ad affrontare i problemi del sostegno e dell’integrazione”. Per questo motivo Gianni pensa alla creazione di un gruppo professionale qualificato che operi in una rete di scuole, un progetto che nelle passate settimane aveva proposto anche la Uil Scuola attraverso il suo segretario Massimo Di Menna: “percorrere questa strada comporta un impegno finanziario notevole – ha ammesso la titolare del dicastero di viale Trastevere – ma attraverso una ‘due diligence’ seria sui costi che sosteniamo oggi per le supplenze brevi e per l’integrazione dei disabili potremmo arrivare a un bilanciamento finanziario”.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Cellulari scuola; Nocera: “E’ giusto aver salvato dal divieto gli alunni con disabilità”

Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…

17/07/2024

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024