“La mafia teme la scuola più della giustizia, la mafia prospera sull’ignoranza della gente, sulla quale può svolgere opera di intimidazione e di soggezione psicologica”.
Non si può parlare di mafia, e di lotta alla mafia, nel mondo della scuola e della formazione senza far riferimento questa frase, ormai celebre, di Antonino Caponnetto.
Parole che hanno guidato, in questi anni, l’impegno del Ministero nelle tante iniziative di contrasto alle mafie e di educazione alla legalità. Oggi, a vent’anni esatti della morte di Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta, le riproponiamo sul nostro sito per onorare il loro ricordo e rinnovare l’impegno della scuola, primo e insostituibile presidio dello Stato democratico, nella lotta contro tutte le mafie.
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “Educazione in Evoluzione” tenuta da Matteo Borri dal titolo: “Ma (a che) serve…
Vendicarsi con i docenti, considerati troppo severi, fotografando la targa della loro auto per poi…
Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…
La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…
Frequentemente si confondono due termini: bravata e reato. In realtà si tratta di due situazioni ben…
Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione…