L’Associazione Senza Zaino entra nel suo decimo anno di vita, è infatti nata a Lucca, il 28 maggio 2012, costituita per promuovere, coordinare e sviluppare, in tutti gli ordini di scuola e i contesti formativi, i valori formativi a cui il modello SZ si ispira, ovvero ospitalità, responsabilità e comunità. L’idea è nata per favorire l’organizzazione di ambienti scolastici che facilitano l’apprendimento e il benessere di allievi e insegnanti, usando metodologie attive che rendono gli alunni partecipi del processo educativo, per costruire una scuola come comunità di ricerca e di condivisione di buone pratiche.
Quali sono i principi che ispirano questo movimento, che oggi è popolare e diffuso in tante scuole italiane? Si parte dall’approccio globale al curricolo (GCA Global Curriculum Approach), che significa prevedere un modello che punta sull’organizzazione dell’ambiente formativo, partendo dal presupposto che dall’allestimento del setting educativo dipendono sia il modello pedagogico-didattico che si intende proporre e adottare, sia il modello relazionale che sta alla base dei rapporti tra gli attori scolastici. La volontà pedagogica è quella di una progettazione didattica non frammentata, considerando il contesto educativo come un sistema complesso composto da spazi e architetture in genere e da una struttura immateriale, il come per esempio le relazioni, le competenze di docenti, e allievi, le Indicazioni nazionali e i piani formativi, i sistemi di valutazione.
Nel dicembre del 2016 è stata costituita la Rete delle scuole che adottano il modello SZ, sono così nate le Scuole Polo in ogni Regione, firmatarie tra loro di una Convenzione ad hoc, che contiene una serie di impegni da condividere, rispettare, realizzare. Le Scuole Polo hanno compiti di promozione, diffusione, coordinamento e sostegno delle attività della rete SZ nei territori di loro competenza e, nelle intenzioni dei fondatori della rete, rappresentano un vero campo di ricerca-azione, aperto alla disseminazione di una pedagogia capace di dare risposte esaustive anche in questioni di disagio relazionale, disabilità e difficoltà relazionali; le Scuole Polo raccolgono i singoli problemi specifici, per risolverli in un’ottica collettiva ma contestualizzata.
Numerosi i progetti di SZ, da quelli per combattere la povertà educativa, a a cui partecipano circa 500 scuole che fanno parte della Rete Nazionale Senza Zaino, al Senza Zaino Day, chesi celebra, ogni anno, nella seconda settimana di maggio, un giorno speciale, che accomuna tutte le scuole SZ ed è un’occasione per mostrare all’esterno come funziona il modello.
Per saperne di più e per entrare a far parte della rete il primo passo è l’invio formale della manifestazione di interesse, potrà essere fatto visitando il sito del movimento Home | Scuola Senza Zaino.
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