Tra qualche ora sapremo il nome del 45° presidente americano e non è evento che può passare inosservato dal momento che questa scelta influenzerà il mondo dei prossimi quattro anni.
Sono 220mln gli aventi diritto al voto, mentre 24 milioni di americani hanno espresso la loro preferenza con il voto anticipato con affluenza record in Wisconsin dove 797.740 persone si sono espresse, un dato che potrebbe rivelarsi indicativo per Clinton che nello Stato del Midwest è avanti a Trump. In Florida, Stato chiave per eccellenza e tra quelli in bilico, hanno già votato 2 terzi degli elettori.
Questi i numeri he snocciolano le agenzie di stampa, mentre il presidente del consiglio Matteo Renzi scrive che queste sono ore decisive per gli Stati Uniti e quindi per il mondo intero, ricordando pure i meriti di Barack Obama, il primo presidente di colore.
Intanto in Usa votano in massa neri e ispanici che dicono: “non vogliamo quell’uomo alla Casa Bianca”, mentre Hillary Clinton avrebbe già vinto uno dei più grandi sondaggi fatti tra gli studenti minorenni.
Lo scrive startupitalia.eu che riporta i sondaggi effettuati da altre startup, come Newsela, che si occupa di insegnare in modo innovativo a leggere e a scrivere, utilizzando veri articoli di giornale ha chiesto a una platea di 400 mila studenti provenienti da 50 stati e distribuiti in tutte le classi della scuola dell’obbligo, per chi voterebbero alle elezioni presidenziali e la candidata democratica Hillary Clinton ha raccolto il 57% delle preferenze, mentre Donald Trump è stato scelto dal 32% degli studenti.
Il sondaggio è stato svolto dal 17 ottobre al primo novembre, interpellando 384.972 bambini e ragazzi dalla scuola d’infanzia alle superiori. Analizzando i voti, si può vedere come Clinton abbia vinto anche nei cosiddetti “swing state”, cioè gli stati incerti, e come abbia raccolto molte preferenze anche in quegli stati dove si pensa che vincerà Trump, come la Georgia, dove si dice che il candidato repubblicano abbia il 92% di probabilità di vincere.
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A scegliere Clinton sono stati più i ragazzi appartenenti alle minoranze etniche, rispetto ai bianchi che hanno votato Trump. Nelle scuole con oltre il 70% di studenti ispanici o afroamericani, Clinton ha vinto con oltre il 75% dei voti, mentre in quelle con il 70% di studenti bianchi ha avuto solo il 30%. Dai dati emerge anche che i bambini piccoli amano di più Clinton rispetto a Trump: la democratica è arrivata al 60% dei voti nelle scuole elementari e sotto il 50% in quelle superiori.
I risultati del sondaggio condotto da Newsela rispecchiano perfettamente quelli degli “exit polls” condotti dal giornale Scholastic, che fatto su un campione di 153 mila studenti tra tutti i gradi scolastici e dà Clinton vincente col 52% su Trump che si è fermato al 35%.
Un altro sondaggio di questo tipo condotto da EveryKidVotes su un campione di 700 mila studenti ha confermato che le scelte dei ragazzi pendono verso Clinton che ha raccolto il 68% dei voti mentre Trump si è fermato al 31%.
La scuola che ha predetto sempre il futuro presidente
Nella storia dei sondaggi tra gli studenti c’è addirittura una scuola che può vantarsi di aver sempre “predetto” l’effettivo futuro presidente, con i voti dei suoi piccoli alunni. Si tratta della scuola elementare Benjamin Franklin Elementary School a Westchester: da Richard Nixon in poi, i suoi studenti hanno sempre votato per il presidente eletto. Per gli insegnanti organizzare “finte elezioni” a scuola ha il valore di insegnare ai piccoli il processo e l’importanza del voto. Lo hanno fatto anche quest’anno: hanno allestito in un’aula un seggio con festoni rossi e blu e ogni singolo alunno ha dato una preferenza. A vincere è stata Hillary Clinton, con il 52% dei voti.
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