“Bisogna avere coscienza di non essere semplici individui ma professionisti, e quindi cominciare ad avere una conoscenza più approfondita dei propri diritti”.
Oltre che “dei propri doveri e delle proprie responsabilità. Sono convinto che solo una categoria più cosciente in questo senso possa riuscire a promuovere il miglioramento della propria condizione”.
Lo ha detto Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, nel suo messaggio indirizzato ai lavoratori della scuola nel primo giorno del nuovo anno scolastico.
“Auguro un buon inizio d’anno a tutti i docenti e a tutto il personale scolastico che oggi riprendono le attività negli istituti italiani: se la scuola va avanti nonostante tanti problemi e tante difficoltà, è grazie al loro impegno quotidiano”.
Quello del coordinatore della Gilda lancia è un appello agli insegnanti affinché la prima rivoluzione parta dal loro.
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Detto ciò, Di Meglio promette battaglia rispetto alle Legge 107/2015: “Non ci arrenderemo e continueremo a mettere in campo tutti gli strumenti della critica e della democrazia per modificare i provvedimenti sbagliati”.
Il sindacalista, come ha fatto La Tecnica della Scuola, si è soffermato sugli stipendi, parlando della notizia “confermata dall’Ocse, che gli insegnanti italiani sono quelli meno pagati d’Europa, con retribuzioni mensili che vanno da meno di 1300 euro a inizio carriera a poco più di 1800 euro a fine carriera. Purtroppo anche sul fronte del rinnovo del contratto, fermo ormai da nove anni, – prosegue Di Meglio – le notizie non sono confortanti perché ad oggi le risorse sono inconsistenti, sia quelle stanziate sia quelle promesse”.
“Come se non bastasse, da parte del Governo si prospetta anche l’intenzione di ridurre ulteriormente i diritti acquisiti. La Gilda – conclude il coordinatore nazionale Gilda – si adopererà senza sosta in difesa degli insegnanti e per conquistare al tavolo negoziale con l’Aran un aumento stipendiale dignitoso”.
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