Attualità

Il monito di Mattarella: “Non togliamo ai giovani la speranza del futuro”

Non dobbiamo togliere ai giovani la speranza del futuro, la voglia di guardare avanti con ottimismo che questa lunga pandemia ci ha tolto giorno dopo giorno.

La ripresa sarà veloce ed efficace” lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’altro giorno durante l’inaugurazione della facoltà di Agraria, all’ex monastero di Santa Monica a Cremona del nuovo campus dell’Università cattolica

Il peggio è alle spalle”

Il presidente si dice convinto che ormai il peggio è alle spalle e che adesso è diventato il momento della ripartenza. E questa ripartenza deve essere avviata proprio lavorando sui giovani, perché sempre usando le parole del Capo dello Stato “Nessuno può togliere ai giovani la speranza del futuro perché oscurerebbe il futuro dell’intera comunità”.

Sarà una ripresa veloce ed efficace, è la speranza di tutti, siamo arrivati finalmente al momento della ripartenza, ma per questo serve avere fiducia e speranza nel futuro.

E’ molto importante il messaggio lanciato ai giovani e ai formatori dalla guida del nostro Paese, la persona che ha svolto il ruolo di filo conduttore per tutti in questa fase pandemica devastante ed unica.

Investire sui giovani

Pensare ai giovani di oggi, investire su di loro vuol dire non solo guardare al futuro con fiducia ma anche sperare di avere un Paese migliore.

Parlando nello specifico della nuova struttura universitaria, il recupero del Campus di Cremona, frutto della collaborazione tra il pubblico e il privato, Mattarella ha parlato di “ un esempio della rotta corretta che deve seguire il nostro Paese”. Uno spirito di collaborazione e voglia di fare solo cose “buone” che deve accomunare tutti in quanto fattore indispensabile per usare al meglio i fondi destinati al Pnrr., il piano di Next generation dell’Unione Europea

Serve collaborazione

“La collaborazione deve essere avvertita per ogni decisione“, ha aggiunto inoltre il presidente della Repubblica.

Dare speranza e futuro ai nostri ragazzi partendo proprio dalla scuola e dalle Università perché è quello il mezzo principale e lo strumento per formare i futuri adulti in grado di guidare la società nei prossimi anni. Serve quindi investire bene su strutture scolastiche, nuovi programmi, portare la tecnologi (banda larga, dispositivi digitali), formazione continua per i docenti per sperare di avere una scuola adatta alle nuove esigenze e in grado di essere sempre aggiornata.

Perché, come ricorda lo stesso Capo Dello Stato, “Rifuggendo dalla tentazione di farsi rinchiudere nella considerazione effimera ed esclusiva del momento presente, una condizione effimera che ignora il passato e la storia e trascura il futuroc’è l’esigenza del nostro Paese di pensare ai giovani per consegnarli un futuro adeguato”.

Non ci resta che sperare sia veramente la volta buona per un cambio di passo!

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Dino Galuppi

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