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Il “Movimento” annuncia: “Il 18 maggio occuperemo le sedi dei partiti di maggioranza”

“Cari partiti della maggioranza governativa, il 18 maggio abbiamo deciso di occupare le vostre sedi e di seguito vi spieghiamo il perché”.
Così si apre una lettera aperta che il “Movimento” delle scuole milanesi ha deciso di inviare ai partiti di Governo preannunciando una iniziativa certamente inconsueta.
Finora i movimenti hanno occupato quasi tutto, dalle Università alle stazioni ferroviarie, dagli svincoli autostradali ai palazzi municipali, ma – se non ricordiamo male – mai le sedi di partito sono state oggetto di azioni del genere.
“Ai tempi della lotta contro la Riforma Moratti – si legge nella lettera indirizzata ai partiti – ci siamo incontrati varie volte ed eravate piuttosto convincenti quando affermavate che, una volta al governo, certamente le cose sarebbero cambiate: la scuola al primo posto. Ora siete al governo e le cose non sono cambiate, anzi, un po’ peggiorate”.
Ma come stanno reagendo i partiti a questa provocazione ?
Per il momento nessuno si è ancora pronunciato, ma il Movimento formula già alcune previsioni.
Le risposte – spiega ancora il Movimento rivolgendosi ai partiti – potrebbero essere di tre tipi diversi:
1. chiedere alla polizia di farvi difendere dai vostri elettori
2. farci trovare le porte chiuse
3. vi fate occupare dalle ragioni della scuola pubblica (intendendo quindi che si accetta la discussione e il confronto con il Movimento).
Nei primi due casi, assicurano i responsabili del Movimento, tutto si svolgerà nel modo più tranquillo e pacifico possibile; i manifestanti abbandoneranno il campo e torneranno in un’altra occasione.
Ma cosa chiede il Movimento ai partiti di Governo ?
La “piattaforma”, a dire il vero, è semplice ed essenziale:
1) Organici: assegnare alle scuole i docenti necessari per garantire il modello classico del tempo pieno e prolungato per tutti i genitori che ne hanno fatto richiesta
2) Finanziamenti: restituire le risorse sufficienti a pagare i supplenti e a ripristinare i capitoli di spesa necessari al funzionamento della didattica laboratoriale.
3) Handicap: assicurare almeno la stessa, già scarsa, copertura di sostegno alla disabilità che c’era fino all’anno scorso.
“Come si vede – conclude il Movimento – non stiamo chiedendo qualcosa che ci risollevi dai disastri compiuti dalla Moratti nei 5 anni precedenti, come pure ci saremmo aspettati dalla vostra azione di governo, ci limitiamo a chiedere che non si faccia di peggio”

Reginaldo Palermo

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