Home Generale Il muro: quando si abbatte e quando ottusamente si costruisce

Il muro: quando si abbatte e quando ottusamente si costruisce

CONDIVIDI

Breaking News

March 21, 2025

  • Giornata delle vittime della mafia, Valditara: “Fondamentale trasmettere alle nuove generazioni il valore della memoria” 
  • Donald Trump firma provvedimento per smantellare il Ministero dell’Istruzione Usa seduto tra gli alunni di una classe 
  • Maestra su Onlyfans, Galiano: “Docenti modelli di condotta? Allora dovrebbero avere più riconoscimento economico” 
  • Accoltellò la sua docente perchè pensava di bocciarlo, due anni di “messa alla prova” per lo studente accusato di tentato omicidio 

Forse il più grande costruttore di muri di questi anni è Donald Trump. Si deve a lui il ritorno prepotente di una parola che, da circa 30 anni, era sembrata dismessa: muro, da lui prospettata come risoluzione ad uno dei problemi epocali del nostro mondo,  l’immigrazione dal Messico verso gli Stati Uniti.

Il muro di Berlino

E se quello costruito in una notte a Berlino, dapprima col solo filo spinato, divenne poi una frontiera davvero invalicabile, grazie alle 116 torri di guardia e ai 20 bunker distribuiti lungo i 140 km e soprattutto alla spietatezza dei famigerati Vopos, la polizia popolare tedesca – che secondo stime ufficiali fece quasi 150 vittime – , quello voluto da Trump sembra essere già sostanzialmente un flop.

Trump comunque non è il solo né il primo costruttore di mura.

Infatti l’iniziatore è stato  Victor Orban, nel luglio del 2015, che ne ha fatto costruire uno al confine con la Serbia, per bloccare o comunque deviare la cosiddetta rotta balcanica dei profughi che dalla Grecia risalgono fino al cuore dell’Europa. E poi ha deciso di raddoppiare al confine con la Croazia.

Muro deriva dal latino murus e fa riferimento alla muraglia perché per il muro di casa la parola usata era un’altra, paries,  e anche nelle parole sanscrite le parole mura e murami i significati prevalenti sono quelli di chiusura, di qualcosa che avvolge e circonda.

Papa Francesco

Tuttavia  con Papa Francesco al muro si è contrapposto la costruzione di ponti, quasi un controcanto alla retorica nazionalista del muro.

E nonostante tutto – si legge su Ansa- la stessa parola muro alimenta un’ambiguità positiva. Ogni muro infatti segna un confine e il confine, come ci suggerisce la sua stessa etimologia, cum-finis, richiama la presenza dell’altro, di qualcuno ‘con’ cui siamo, vicini, molto vicini anche se separati.

La forza evocativa della parola

Il muro ha una tale forza semantica e simbolica da essere stato utilizzato in decine di locuzioni e modi di dire che rimandano tutti all’idea di opposizione, difesa, dimensione coatta: da fare muro al muro della pallavolo, dal muro di gomma a parlare al muro o mettere al muro.

Anche il poeta Eugenio Montale del muro aveva fatto metafora di vita in una delle più celebri poesie italiane del ‘900, Meriggiare pallido e assorto.