Una grande passione per i vecchi quaderni e un’indicibile amore per la scuola. Ecco il segreto della professoressa Ida Rampolla, ideatrice del Museo della Scuola, da poco inaugurato nel Comune siciliano di Polizzi Generosa (in provincia di Palermo), ospite in una sala del Comune stesso, nei pressi della Biblioteca.
Un’idea che nasce dalla convenzione stipulata nel 2015 tra il Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo e la Biblioteca di Polizzi Generosa, per l’istituzione di un fondo documentario sulla Storia della Didattica della Lingua e della Letteratura francese, al fine di creare un polo scientifico di ricerca che operi attraverso convegni, seminari, giornate di studio, per la promozione del patrimonio culturale francese. Un’occasione irripetibile per fare storia della didattica ma anche didattica museale.
Oggi, dopo anni di attenta raccolta e disamina dei materiali, con la pazienza che solo un’insegnante può avere, finalmente l’esposizione ufficiale. Gli articoli più interessanti e i pezzi unici del museo vengono descritti a seguire dalle parole della stessa professoressa.
“Una ricca collezione di quaderni le cui copertine sono distinte per argomenti. Si va dai disegni Liberty e dalle foto della prima guerra mondiale alle varie manifestazioni del Fascismo, alle opere letterarie, ai quaderni di Bella scrittura, ai grandi personaggi storici, alle bellezze d’Italia, alle arti e mestieri, allo sport, agli animali, alle favole, all’arte , agli eroi dei fumetti ecc., fino ai quadernoni moderni di Anne Geddes.”
Un percorso, quello delle copertine, che segna la stessa evoluzione dell’arte del disegno, dal punto di vista tecnico e dal punto di vista concettuale. Le copertine dedicate agli animali, infatti, per esempio, dimostrano i cambiamenti di mentalità da una generazione all’altra: dalle favole a sfondo moraleggiante (dalla morale amara), con animali che parlano e agiscono come uomini e dall’esaltazione della caccia e dei prodotti ricavati dagli animali uccisi, riscontriamo, in epoca più moderna, nuove forme di amore e di rispetto per il mondo animale, ispirate da una nuova coscienza ecologica e animalistica.
E con lo stesso carattere moraleggiante anche le copertine ispirate alle vicende del Libro Cuore di Edmondo De Amicis, per molti anni lettura obbligata nelle scuole, per i buoni sentimenti espressi. In mostra, con illustrazioni che ricordano i fotoromanzi, copertine narrative che ritraggono famose scene legate ai racconti mensili del libro.
“Di eccezionale valore i quaderni stranieri: europei, indiani, giapponesi e sudafricani, accompagnati da grammatiche e dizionari di popolazioni come gli Zulù.”
“La mostra comprende anche manuali scolastici antichi spesso opera di grandi scrittori, giochi didattici, lavagna di feltro, pallottolieri, un antico esemplare di calcolatrice, penne, pennini, calamai ecc.”
Molti testi didattici ci offrono le concezioni pedagogiche del loro tempo, dimostrando l’estrema attenzione che alla scuola hanno rivolto personaggi come Luigi Natoli, Vanni Pucci, Giuseppe Fanciulli, Grazia Deledda e tanti altri.
“Un settore è dedicato all’Università, con i papelli, i berretti goliardici e le antiche lauree in pergamena, scritte in latino.”
“Altro aspetto particolare è costituito dai lavori e ricerche dei ragazzi e dagli Annuari delle scuole. A ciò si aggiungono diplomi, pagelle, cartelloni e documenti di particolare interesse storico.”
“Un oggetto assolutamente unico e oggi di estrema attualità è il banco scolastico francese di fine ottocento, trasformabile in scrittoio e leggio, grazie a un sistema di elevazione automatica.” Un pezzo da fare invidia agli ultra moderni e tristemente famosi banchi con le ruote.
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