Nel mese di luglio l’ufficio statistica ha prodotto un’interessante rapporto sulla presenza dei disabili nelle scuole di ogni ordine e grado relativamente gli anni scolastici 2019/2020 e 2020/2021.
Secondo quanto evidenziato dai dati raccolti dal Ministero dell’Istruzione con le rilevazioni sulle scuole, si registra un aumento dell’1,9% rispetto agli anni scolastici 2004/2005, ma la cosa più grave, secondo quanto mette in evidenza il rapporto, è l’aumento del numero di alunni con disabilità che è passato da circa 167.000 unità a oltre 304.000 a fronte di una diminuzione, registrata sullo stesso periodo, degli alunni complessivamente frequentanti le scuole italiane.
La legge quadro n° 104/92, individua la persona con handicap come chi presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà d’apprendimento, di relazione o d’integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
La scuola, in riscontro a quanto sancito dalla legge 104/92, ha il dovere di promuovere la piena inclusione di tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, affinché possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale, attraverso l’impegno di tutti i suoi operatori dal docente di sostegno al docente curriculare, dal dirigente scolastico ai collaboratori scoalstici.
Il docente di sostegno, assegnato alla classe dove si trova iscritto l’alunno disabile, ha conseguito una specializzazione specifica per favorire il processo inclusivo dell’alunno disabile. Rappresenta, infatti, una risorsa in più per la classe al fine di dare risposte più adeguate alle maggiori esigenze educative. Le sue attività trovano riscontro nel PEI e sono condivise tra tutti i soggetti coinvolti (genitori, docenti e specialisti vari.)
Il docente curriculare non è escluso dal processo educativo e formativo del soggetto disabile presente nella classe. Egli ha il dovere di apportare il proprio contributo al percorso personalizzato e/o individualizzato dell’alunno disabile, attraverso la definizione degli obiettivi e delle strategie più adeguate di concerto non solo con l’insegnante si sostegno, contitolare della classe, ma con tutti i docenti facenti parte del consiglio d’intersezione, d’interclasse, di classe.
Fra i compiti del dirigente scolastico rientra oltre, all’assegnazione degli alunni compresi i disabili alle classi, la realizzazione di condizioni di efficienza per garantire il diritto all’apprendimento e al successo di tutti gli alunni escluso nessuno. In questo senso ha il compito di vigilare sull’attuazione del PEI elaborato dal GLHO di cui egli fa parte.
Fra i compiti dei collaboratori scolastici assume rilevanza, all’interno di una scuola comunità, l’assistenza di base ai soggetti disabili, assistenza intesa come aiuto materiale nel senso più ampio del termine divenendo assieme ai docenti e alla famiglia, parte integrante del processo inclusivo educativo e formativo del soggetto disabile.
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