È giunto il momento di dare una sterzata a 360 gradi al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il nuovo inquilino di Viale Trastevere, Marco Bussetti, uomo di scuola che conosce e comprende appieno le problematiche scolastiche e i suoi risvolti deve lavorare acché il volto del MIUR cambi pelle e aspetto.
In primis occorre rivedere, correggere o, se il caso, smantellare la legge 107 della “Buona Scuola” e riscriverla daccapo con tutte le componenti della comunità scolastica: docenti, genitori, alunni, Dirigenti Scolastici.
La scuola deve assolutamente risorgere, deve essere sottoposta ad un energico lifting, aggiustata nelle storture e deve soprattutto ridare una “nuova” dignità sociale e professionale ai docenti e a tutti gli operatori scolastici.
Non necessitano affatto nuove riforme, ma solo una rifondazione della scuola italiana, più attenta alla realtà che quotidianamente vivono gli insegnanti.
Una lotta energica alle diverse forme di bullismo tra pari e contro i docenti con la collaborazione di altre agenzie educative, un riordino delle classi di concorso, la riapertura delle GAE, la questione dei diplomati magistrali che ancora è lontana da una efficace soluzione, un contratto per il 2019 più giusto, più equo, una maggiore valorizzazione sociale dei docenti. Sono molte e importanti le sfide che attendono il nuovo Ministro dell’Istruzione, sfide importanti perché la scuola è il fulcro principale di una Nazione democratica, qual è l’Italia.
Mario Bocola