L’Anffas, l’Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità, si inserisce nel dibattito sul nuovo Pei da poco riabilitato dal Consiglio di Stato grazie a una sentenza che va a rigettare quanto precedentemente affermato dal Tar Lazio.
Roberto Speziale, Presidente nazionale Anffas dichiara sul tema: “Oggi i nuovi modelli di PEI e le linee guida per la loro compilazione, che rivivono dopo la sentenza del Consiglio di Stato, possono finalmente accompagnare le scuole nel meglio declinare il tutto, in maniera concreta e puntuale”.
Ma il ministero dell’Istruzione – aggiunge Speziale – dovrà farsi carico di intervenire sugli aspetti migliorabili del decreto interministeriale n. 182/2020. In particolare fa riferimento alle “tabelle per predeterminare un range di ore entro cui il Glo possa fare la proposta delle ore di sostegno didattico e di assistenza per l’autonomia e/o la comunicazione”. E chiede che durante la scuola secondaria di secondo grado si favorisca un “passaggio da una programmazione curriculare all’altra, con particolare chiarezza rispetto alla personalizzazione delle materie in cui non si abbiano percorsi sfocianti in prove equipollenti per il riconoscimento di un titolo di studio”.
Ecco come l’Associazione delle famiglie degli alunni con disabilità riassume la vicenda: a seguito della sentenza del Consiglio di Stato n. 3196/2022, è tornato a rivivere il Decreto Interministeriale n. 182/2020 (che alcuni mesi fa era stato annullato da una pronuncia del Tar Lazio poi riformata in appello) e quindi le scuole hanno di nuovo a disposizione il modello nazionale di Pei scolastico (differenziato per tipo di scuola) che era stato strutturato l’anno scorso per dare loro un supporto concreto alla realizzazione di quanto previsto sul punto dal Dlgs. n. 66/2017 per la predisposizione di un idoneo percorso di inclusione scolastica per gli alunni con disabilità, secondo i paradigmi della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.
Questioni di grande rilievo introdotte dal DI 182 sono quelle relative all’autodeterminazione degli studenti con disabilità nell’ambito del loro progetto di vita e all’attenzione ai contesti ambientali in cui questi ragazzi vivono, che fanno della loro disabilità non più una questione ontologica ma una criticità legata alle opportunità fornite dall’ambiente che li circonda, principio che sta alla base del cosiddetto modello bio-psico-sociale, di cui più volte abbiamo riferito.
Proprio alla luce di queste determinanti questioni, Anffas, insieme alla Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) cui aderisce, chiede che si riparta quanto prima e col piede giusto, affinché durante il prossimo anno scolastico 2022/2023 sia pienamente attuato il disegno del Dlgs n. 66/2017 e i nuovi modelli di PEI non subiscano ancora arresti o possano generare in alcuni casi applicazioni problematiche.
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