In una piazza gremita di fedeli e piena di fiori Papa Francesco ha rinnovato, prima dell’inizio della messa di Pasqua, l’antico rito del Resurrexit, l’atto pubblico della testimonianza di fede del Papa di fronte all’icona del Salvatore che si articola nell’annunzio della risurrezione e la venerazione dell’icona acheropita, ovvero non dipinta da mano umana, aperta poco prima dai diaconi.
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Elevate le misure di sicurezza allestite in tutta la zona circostante il Vaticano in occasione della messa del giorno di Pasqua che papa Francesco presiede, seguita poi dal messaggio e dalla benedizione ‘Urbi et Orbi’. Le vie di avvicinamento alla piazza sono chiuse al traffico con tutta l’area strettamente controllata da mezzi di carabinieri, polizia, vigili urbani e anche da uomini dell’esercito
Scandalo il divario tra molti poveri e pochi ricchi possidenti. E i poveri sono “testimonianza della scandalosa realtà di un mondo ancora tanto segnato dal divario tra lo sterminato numero di indigenti, spesso privi dello stretto necessario, e la minuscola porzione di possidenti che detengono la massima parte della ricchezza e pretendono di determinare i destini dell’umanità. Purtroppo, a duemila anni dall’annuncio del vangelo e dopo otto secoli dalla testimonianza di Francesco, siamo di fronte a un fenomeno di ‘iniquità’ globale’ e di ‘economia che uccide'”. Cosi’ il Papa in una lettera al vescovo di Assisi.