E’ questo il messaggio del Natale: la “tenerezza di Dio” verso l’uomo, incarnata in “un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia”, la cui venuta è “la luce che squarcia il buio”.
Ed è il sentimento di cui Francesco ha parlato nella messa della notte di Natale, celebrata ieri sera in San Pietro, ma anche nella telefonata fatta ai profughi cristiani del campo di Ankawa, nei pressi di Erbil, in Iraq, cui ha espresso la sua vicinanza: “voi siete come Gesù”. (Tg1)