Sono un giovane insegnante tecnico pratico di 25 anni laureato in Giurisprudenza e vincitore di due concorsi scuola: Ordinario 2020 per la Regione Sicilia e Ordinario PNRR 2023 per la Regione Puglia classe di concorso B024 Laboratorio di Scienze e Tecnologie Nautiche.
Nonostante la mia giovane età, ho alle spalle già tre anni di insegnamento come supplente presso vari istituti superiori della provincia di Bari, uno fra tutti l’istituto Nautico Caracciolo di Bari, stesso istituto dove mi sono diplomato nel 2017 con il massimo dei voti. Scrivo a voi per far sentire la mia voce e quella di tanti docenti che subiscono tale situazione paradossale (vi assicuro che non sono l’unico).
Nonostante io abbia vinto due concorsi rientrando nei posti messi a bando, risulto ad oggi disoccupato nella speranza di riuscire ad ottenere qualche supplenza.
Questo perché alcuni posti messi a concorso nel 2020 in Sicilia e l’unico posto nel 2023 in Puglia sono/è magicamente scomparsi/o nei meandri degli Uffici scolastici Regionali.
Descrivo bene la situazione:
Tra l’altro la mia CDC essendo molto specifica è presente solo e soltanto negli Istituti Tecnici Nautici Trasporti e Logistica, quindi i pensionamenti, quando presenti, si contano sulle dita di una mano .
Questo è il merito che merito?
Continuare a fare concorsi con posti inesistenti?
Caro Ministro, tolga la parola “merito” dalla denominazione del suo Ministero perché in esso, tutto è presente tranne che il merito!
Sono stanco di subire tutte queste angherie.
Senza il sostegno economico e morale dei miei genitori, dove sarei finito?
Perché noi giovani dobbiamo subire tutto questo? Non possiamo permetterci di pensare al futuro con tranquillità. Come si può costruire una famiglia se il lavoro in Italia è così precario?
Qualcuno deve assumersi le responsabilità di tali errori e rimediare!
Stefano Difonso
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