L’educazione deve tornare al centro del mondo. Lo sa bene il Papa. E non lo manda a dire. “Non cambieremo il mondo se non cambiamo l’educazione”, ma oggi “il patto educativo tra le famiglie, la scuola e lo Stato, è rotto, è assai rotto e non si può semplicemente incollare”, ha detto il Santo Padre, parlando il 5 febbraio in videoconferenza con alcuni ragazzi disabili di varie parti del mondo aderenti al progetto educativo ‘Scholas occurrentes’.
Papa Francesco ha tenuto a ricordare che il patto educativo rotto significa che l’educazione viene affidata “agli agenti educativi che pagati male devono portare sulle loro spalle questa responsabilità”, perciò, ha aggiunto, “voglio esprimere il mio omaggio ai docenti che si sono trovati con questa patata bollente in mano”.
{loadposition eb-valutare}
Ma ricucire il patto educativo è ancora possibile: secondo Bergoglio è però necessario uno sforzo di “armonizzazione” tra tutti i responsabili, un’armonizzazione, ha insistito, che può passare solo attraverso “l’educazione alla bellezza”, che si esprime nelle tanti arti come la pittura, la scultura e la letteratura.
Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…
Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…