Se non è una scissione, poco ci manca: la sinistra del Pd fa quadrato attorno all’ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, creatore di ‘Insieme’.
Al suo fianco c’è Pierluigi Bersani, ma soprattutto Massimo D’Alema, che sembrerebbe anche il vero ideatore della “casa” dei democratici. Un’entità che sembra, soprattutto, destinata ad allargarsi: mentre si attende una risposta da Sinistra Italiana, c’è il fondato “pericolo” che anche altri politici illustri, ora Pd, possano fare il salto a sinistra. Come Andrea Orlando e Gianni Cuperlo.
Quali influenze possa avere tutto questo per la Scuola, non è dato ancora saperlo. Anche perché allo stesso Pisapia sono giunte delle critiche perché non avrebbe ancora espresso con chiarezza un suo giudizio sulla fatidica Legge 107/15.
Per il momento i concetti base di Pisapia sono “discontinuità netta” e “Non possiamo lasciare che la Destra avanzi”. Tradotto: qualora ‘Insieme’ dovesse dire la sua in un nuovo ipotetico Governo, la riforma della scuola potrebbe subire delle modifiche. E nemmeno marginali.
Intanto, chi pensava che, dopo l’addio di Bersani e C. e le elezioni comunali sottotono, il Partito Democratico si fosse ridimensionato, ha sbagliato di grosso. “Questo è il PD che senz’altro può essere l’unico Partito che veramente unito nel nome dei valori e dei progetti in cui si crede, può arrivare al 40 per cento”, ha detto il 2 luglio la parlamentare democratica Stefania Covello.
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“Questo – ha continuato – deve essere il PD che guarda al al futuro e alle nuove generazioni”. E ancora: “Il Partito Democratico che ha scelto con due milioni di elettori Matteo Renzi Segretario, può e deve essere orgoglioso di tanti fatti concreti che si stanno realizzando”.
La Scuola non è citata da Covello, ma è chiaro che sulla riforma Renzi-Giannini il Pd non ha alcua intenzione di arretrare: “dalla considerazione sulla perfetta organizzazione di eventi e manifestazioni, come il gran concerto di Vasco Rossi, che se riescono è perché si può contare sui bravi amministratori, alle battaglie di sinistra che solo il Partito Democratico ha portato avanti, con risultati che si toccano con mano, concreti, come quello sulla quattordicesima che coinvolge 3.5 milioni di persone e che Matteo Renzi aveva annunciato”.
La Covello ha anche ricordato i “350 mila giovani che hanno la App 18enni, i 35mila che hanno fatto ape social, le misure di contrasto alle povertà. Alle sole parole ripetute per venti anni da Forza Italia e Lega o al neoassistenzialismo e alla demagogia del Movimento 5 Stelle, noi proponiamo fatti, atti politici, pieni di contenuti nel nome dell’equità sociale e della ripresa economica dell’Italia”.
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