Il Pd si compiace per le immissioni in ruolo dei prof: ora però tocca agli Ata

Il Partito Democratico non si accontenta delle 21mila immissioni in ruolo dei docenti precari, ma torna a chiedere delle correzioni ai provvedimenti penalizzanti contenuti nella spending review, oltre che il completamento delle assunzioni attraverso la conferma del contingente inizialmente previsto di oltre 5.300 amministrativi, tecnici ed ausiliari. A farsi portavoce della doppia richiesta, dopo aver comunque espresso compiacimento per la decisione di stipulare entro fine mese più di 21mila contratti a tempo indeterminato, è Francesca Puglisi, responsabile Scuola Segreteria del Pd.
“Esprimiamo grande soddisfazione – dice la Puglisi a nome del raggruppamento politico – per il piano del Governo, siglato dal ministro Profumo, di stabilizzazione degli insegnanti precari. Così come era stato chiesto dalle parti sociali e da numerose interrogazioni del Partito democratico. Stabilizzare coloro che lavorano su posti vacanti è un`azione determinante per garantire continuità didattica e, quindi, per la qualità della nostra scuola”.
La Puglisi ha confermato, però, che l’azione del partito non si fermerà qui. Come annunciato nei giorni scorsi dal segretario, Pier Luigi Bersani, il Pd si impegna a produrre quelle modifiche non arrivato nei giorni scorsi al Senato, lavorando appositamente in autunno all’interno della legge di Stabilità. “Ora ci aspettiamo la stabilizzazione degli Ata e la correzione dei provvedimenti contenuti nella spending review”, puntualizza non a caso la responsabile Scuola Segreteria Pd.
Alessandro Giuliani

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