“Le misure approntate dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per risolvere la questione del collocamento dei docenti in soprannumero sono non solo palesemente insufficienti ma anche una forzatura alquanto disinvolta del quadro normativo vigente”.
“Per effetto di un recente decreto emesso dal Miur, i docenti in esubero, attraverso la partecipazione ad un corso di formazione per il conseguimento di un’abilitazione all’esercizio delle attività di sostegno, potranno svolgere tali attività ‘scavalcando’ di fatto migliaia di insegnanti di sostegno ‘precari’, in possesso del titolo di specializzazione biennale prescritto dalla legge, dal quale, tuttavia, la formulazione del decreto in questione e della relativa circolare ministeriale dispensa i docenti in soprannumero”.
“La scelta compiuta dal ministero dell’Istruzione – aggiungono i deputati Pdl – si sta rivelando un intervento frettoloso e improvvido che anziché risolvere il problema del soprannumero rischia di crearne di nuovi e più gravi, a cominciare dalla predisposizione di un corpo insegnanti non adeguatamente preparato per le esigenze di studenti afflitti da complesse e articolate criticità, fino a giungere alla vanificazione delle legittime aspettative degli insegnanti specializzati”.
“Poiché la soluzione elaborata presenta molti aspetti lacunosi e semplicistici abbiamo inteso rivolgere al ministro Profumo un’apposita interrogazione nella quale chiediamo un intervento completamente alternativo a quello predisposto dal decreto ministeriale e consistente, in ossequio alla legislazione vigente in materia, in una puntuale razionalizzazione e pianificazione dell’attribuzione degli incarichi ai docenti in soprannumero, che potranno corrispondere ad attività di supplenza, di formazione e prevenzione della dispersione scolastica nonché di supporto alla didattica, come corsi di recupero e di potenziamento finalizzati all’ampliamento dell’offerta formativa”.
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