“Stando a quanto riportato da alcuni organi di informazione 40 giovani di Asti dovranno ripetere l’esame di maturità in quanto, in conseguenza di una sentenza del Consiglio di Stato emessa il 2 dicembre, i titoli da loro conseguiti sarebbero nulli. Si tratta, evidentemente, di una situazione che rischia di pregiudicare in maniera probabilmente irreparabile il futuro di questi giovani che, nel frattempo, hanno conseguito un lavoro o si sono iscritti all’università proprio in virtù del conseguimento della maturità”.
“La notizia è stata confermata dalle dichiarazioni del Dirigente dell’Ambito territoriale per la provincia di Asti (ex provveditore agli studi), dott. Militerno, il quale ha chiarito che la sentenza annullerebbe i titoli in quanto le classi interessate non sarebbero state considerate paritarie. Fatto sta che sul sito della scuola Manzoni di Asti si legge che l’istituto in questione è legalmente riconosciuto in base al Decreto Ministeriale del 24 maggio del 1985, con un provvedimento del 15/3/2011”.
“Pertanto, ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione per sapere se quanto riportato dagli organi di informazione corrisponda a verità e quali azioni il Professor Profumo intenda mettere in campo affinché emergano le eventuali responsabilità e affinché analoghe situazioni non si ripetano. Ovviamente dal Ministro vogliamo sapere anche quali conseguenze avranno i giovani che, ignari, sono stati coinvolti in una vicenda dai contorni certamente poco chiari”.
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