“Il pensiero, l’etica e l’estetica in dialogo. Per la scuola” è il titolo scelto per il convegno che si svolgerà presso l’Istituto Marcelline di via Quadronno,15, sabato 25 ottobre, dalle ore 9,00 alle 12.30. L’evento è stato ideato e organizzato dall’Istituto di Cultura e di Lingue Marcelline e dall’Accademia Ucraina di Balletto, due realtà che collaborano ormai da dieci anni con lo scopo di formare dei professionisti della danza classica che – proprio in quanto tali – abbiano una formazione umana e culturale di alto livello.
Dopo l’accoglienza e il saluto da parte di Miranda Moltedo e Alessio Tentori – presidi rispettivamente dell’Istituto Comprensivo e del Liceo linguistico Pomeridiano – il convegno procederà con una tavola rotonda cui prenderanno parte personalità che provengono da settori molto diversi, facendosi latori di un messaggio positivo nelle variegate sfaccettature della matrice di appartenenza. I relatori saranno infatti il cav. Ernesto Pellegrini, la giornalista Cristina Magnaschi, il ballerino Raffaele Marra e la superiora generale delle Marcelline, Madre Mariangela Agostoni. Gli interventi saranno coordinati dal direttore di “Tempi”, Luigi Amicone.
I saluti finali, introdotti dalla legale rappresentante dell’Istituto di Cultura e di Lingue Marcelline, sr. Anna Monia Alfieri, saranno espressi da personalità presenti in sala, invitate come ospiti all’evento in rappresentanza dei diversi settori della società con cui la Buona Scuola pubblica – statale e paritaria – ha il compito di collaborare: la diocesi di Milano, l’Assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, l’Ufficio scolastico territoriale e regionale. E la vicinanza della Scuola Militare Teulié alle Marcelline di Quadronno favorisce anche una rappresentanza dell’Esercito italiano.
Lo scopo dell’evento è quello di dare agli studenti dell’Istituto, alle loro famiglie, ai giovani invitati e presenti, prospettive positive di ampio respiro, partendo dall’esperienza concreta di persone che, grazie alla capacità di riflessione, all’impegno, alla serietà ed a una profonda consapevolezza del valore etico delle proprie scelte, sono riuscite ad affermarsi nei rispettivi campi di interesse. L’esperienza educativa di decenni dice questo a docenti ed educatori: è chiaro che in una realtà evanescente come quella in cui viviamo, solo partendo da uno “zoccolo duro” culturale e professionale si possono realizzare gli obiettivi prefissati. Che sono, alla fin fine, anche quelli che piacciono. E’ una parola sana e intelligente per la scuola italiana, per le nuove generazioni, che spesso sembrano adeguarsi ad una realtà di piccolo cabotaggio, fatta di successo facile e immediato, in cui spesso, se non ancorato solidamente nel bene, il giovane rimane risucchiato e che prima lo esalta e poi lo scarica.
L’antidoto offerto dalla buona scuola pubblica, statale e paritaria, può essere l’apertura alla realtà, al mondo del lavoro, della cultura, dell’arte, con la trasmissione di conoscenze di eccellenza che si traducano in competenze di pari livello. Il tutto in un clima di pieno rispetto e di valorizzazione delle capacità di tutti gli attori coinvolti. Questo è il messaggio del convegno “Il pensiero, l’etica e l’estetica in dialogo. Per la scuola.”. E per chi vorrà ascoltare, pensare, agire
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