Inizia così la drammatica ricostruzione dell’ impegno antimafia del testimone di giustizia Giuseppe Carini, ora protetto da una nuova identità. Carini, insieme a un’altra testimone, Piera Aiello, ha raccontato agli studenti del liceo linguistico Ninni Cassarà di Palermo i risvolti quotidiani di una scelta fatta di sacrifici, quando ancora lo status di testimone non era riconosciuto e anzi spesso confuso con quello del collaboratore – ‘pentito’. Lungo le pareti dell’auditorium della scuola ci sono le immagini della mostra fotografica dell’ANSA ‘Falcone e Borsellino, vent’anni dopo’.
All’incontro sono intervenuti il vicepresidente della Provincia di Palermo, Pietro Alongi, il presidente della commissione europea antimafia, Sonia Alfano, i giornalisti Franco Nicastro e Umberto Lucentini. ”Un Paese che si considera democratico non puo’ nascondere la verità sulle stragi ai propri cittadini invocando il segreto di Stato”, ha detto Sonia Alfano.
Tante le domande e le curiosità dei ragazzi rivolte ai testimoni di giustizia, a partire dal mistero della scomparsa dell’agenda rossa di Paolo Borsellino, o la trattativa Stato – mafia e le conseguenze di una vita sotto scorta. ”Rita Atria?
E’ stata mia cognata, ma soprattutto mia amica – ha ricordato Piera Aiello – l’ho conosciuta a 14 anni, lei ne aveva 6, ma ero sempre io a chiederle consiglio, era lei la più forte ed è sempre stata attaccata alle sue origini. Combattete la mafia – ha detto Aiello ai ragazzi – ma siate orgogliosi della vostra terra”
Importante e prestigioso risultato per l’Ateneo romano La Sapienza, tra i primi cinquanta università di…
Ormai sono più efficaci le emoji al posto dei voti numerici o dei giudizi a…
Nella Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe…
Il bonus da 1.500 euro per genitori che vogliono iscrivere i figli alle scuole paritarie,…
Circa 2 milioni di ragazzi italiani di età compresa tra i 10 e i 20…
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “Educazione in Evoluzione” tenuta da Matteo Borri dal titolo: “Ma (a che) serve…