Se sono tre gli atenei americani a guidare la classifica mondiale delle migliori università- il Mit, Stanford e Harvard – con Cambridge e Oxford rispettivamente al quarto e al sesto posto (al quinto c’è l’americana California institute of technology), la prima università italiana è il Politecnico di Milano che si piazza 183esima, seguita da Bologna (203esima), La Sapienza di Roma (223esima) e il Politecnico di Torino (305esimo).
Il Massachussett Institute of Technology domina la tredicesima edizione del QS World University Rankings riconfermandosi la migliore università al mondo per il quinto anno consecutivo. L’americana Stanford guadagna il secondo posto mentre Harvard scende al terzo e Cambrige al quarto. Per la prima volta, dall’edizione 2004/05, le prime tre università sono tutte statunitensi. ETH Zurich ottiene invece la propria posizione migliore in tutte le edizioni del ranking, piazzandosi all’ottavo posto. Edimburgo entra infine tra le prime venti. Questi alcuni dei risultati più importanti che emergono. Come la conferma che gli Stati Uniti continuano a dominare la classifica, con 154 posizioni totali. I paesi del sud e dell’ovest Europeo e dell’America Latina registrano una flessione diffusa, mentre crescono in classifica Russia, la Cina, la Corea del Sud. Investimenti importanti – pubblici o privati – e continuativi nella ricerca e nella formazione terziaria, sono – avverte in un comunicato l’agenzia Qs – l’elemento che accomuna i paesi in crescita.
Il Politecnico di Milano (183esimo nel mondo) si riconferma il numero uno in Italia per il secondo anno consecutivo, guadagnando quattro posizioni. È un risultato in contro-tendenza rispetto alla maggior parte delle altre 26 università italiane – che ad eccezione del Politecnico di Torino (305esimo, guadagna nove posizioni) e dell’università di Modena e Reggio Emilia (690-700) o perdono terreno o restano nel gruppo di coda (700+). L’ateneo di Bologna cede invece quattro posizioni e scivola al 208esimo posto dal 204esimo. Fa peggio la Sapienza di Roma, che si piazza 223esima perdendo dieci posizioni. Ancora peggio Padova che risulta 338esima scendendo di 29 gradini, Milano che perde 64 punti e finisce 370esima, Pisa che crolla dal 367esimo posto e si colloca nella fascia 441-450, in compagnia di Firenze, Roma Tor Vergata e Napoli Federico II.
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La Cattolica che era nella fascia 471-480 scende nella 491-500. Molte universitá italiane – fa sapere Qs – sono tuttavia stimate dagli accademici e dai recruiter internazionali come dimostrano le classifiche di questi due importanti indicatori. Tra gli accademici, la più apprezzata in Italia è Bologna (78), seguita dalla Sapienza di Roma (90), dal Politecnico di Milano (159), da Padova (164), Milano (191) e Pisa (195). Per i datori di lavoro, la migliore in Italia è la Bocconi di Milano (30), con il Politecnico di Milano al secondo posto (63), e quindi la Cattolica (132), il Politecnico di Torino (142) e Bologna (192).
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