Implementata una versione sperimentale, al momento limitata a Piemonte e Lombardia ma che presto interesserà tutta la Nazione, del portale www.eduscopiolavoro.it per valutare il merito della scuola italiana.
L’ambiziosa realizzazione è voluta dalla Fondazione Giovanni Agnelli in collaborazione con il Centro di ricerca interuniversitario per i Servizi di Pubblica utilità (Crisp) dell’Università Milano Bicocca ed è consultabile gratuitamente sulla Rete.
In pratica, scrive Il Sole 24 Ore, è una versione più aggiornata di quello stesso Eduscopio, avviato nel 2014 dopo una lunga sperimentazione sui territori italiani, che mette sotto la lente della qualità quasi 4.500 istituti di secondo grado, valutati in base alla capacità di preparare agli studi universitari, aiutando così genitori e figli nella scelta delicata da compiere dopo la terza media.
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La comparazione tra le scuole (statali e paritarie) avviene sulla base di tre indicatori. Il primo è la percentuale di diplomati “occupati”, cioè coloro che hanno lavorato per più di sei mesi in due anni; il secondo è il tempo d’attesa per il primo contratto significativo; il terzo è la coerenza tra gli studi compiuti e il lavoro che poi viene effettivamente svolto. «L’orizzonte temporale dei due anni successivi al diploma – dice Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli – è stato scelto in considerazione del fatto che, per questioni congiunturali e strutturali, negli ultimi anni i periodi di disoccupazione possono essere molto lunghi, soprattutto per i giovani alle prime esperienze. Secondo l’Ocse, per il 64% dei giovani italiani in età tra i 20 e i 24 anni, la durata di disoccupazione supera l’anno. Cosicché scegliere un periodo di due anni equivale a dare ai diplomati il tempo necessario a compiere un percorso tipico nel mondo del lavoro, primo inserimento lavorativo, acquisizione di un’esperienza e accesso a una occupazione stabile».
Sono due le fonti principali di dati di EduscopioLavoro: l’Anagrafe nazionale degli studenti (Ans) del Miur, da cui vengono tratte le informazioni sugli studenti che hanno conseguito un diploma in una scuola statale o paritaria di Piemonte e Lombardia; e le Comunicazioni obbligatorie (Cob) del ministero del Lavoro, che descrivono per ogni lavoratore dipendente i principali eventi che ne caratterizzano la carriera lavorativa.
Per le analisi sono stati considerati tutti i diplomati dei corsi diurni degli indirizzi tecnici e professionali delle scuole statali e paritarie di Piemonte e Lombardia dei trienni 2009-2010, 2010-2011 2011-2012, mettendo sotto osservazione gli esiti lavorativi di 106.312 diplomati (il 56,01% maschi, il 43,99% femmine; 98.534 nati in Italia, 7.778 all’estero) e oltre 700 tra scuole e indirizzi di studio.
Interessante, anche, curiosare tra le classifiche e vedere il ranking provvisorio in cui si posizionano certi istituti, come il Collegio Ballerini di Seregno, paritario, che svetta con un 92% di coerenza tra lavoro, qualifica professionale e titolo di studio conseguito.