Nelle pagine della Treccani si espone con l’aiuto di semplici esempi il significato del termine olistico.
Infatti la Treccani dice:
“Occorre dunque andarsi a leggere la definizione di olismo: ‘Teoria biologica generale derivata dal vitalismo, proposta negli anni Venti in contrapposizione al meccanicismo, secondo la quale le manifestazioni vitali degli organismi devono essere interpretate sulla base delle interrelazioni e delle interdipendenze funzionali tra le parti che compongono l’individuo, il quale nel suo complesso presenta caratteristiche proprie, non riconducibili alla somma delle sue parti‘.
Utilissima anche la voce olismo che compare nella Enciclopedia on line Treccani, aprendosi con una definizione in termini generali che condensa il nucleo semantico comune del termine, declinato poi in varie accezioni seconda delle discipline che l’hanno adottato (a partire dalla biologia): ‘Tesi secondo cui il tutto è più della somma delle parti di cui è composto‘. Si noti che la voce olismo è creazione dotta, recente in italiano (anni Sessanta del Novecento), fatta a partire dal vocabolo greco antico ὅλος ‘tutto, intero, totale’.
Il vocabolo, in tempi di ansiosa ricerca di benessere spirituale e fisico, ha avuto un grande successo negli ultimi vent’anni, finendo con l’applicarsi non soltanto a discipline rigorosamente scientifiche, dotate di terminologia “dura” o comunque rigorosa (dalla biologia, appunto, alla filosofia analitica), ma anche a svariate pratiche caratterizzate da statuto e codici regolamentari più sfumati: si parla allora di medicina olistica, di dieta olistica, di massaggio olistico, di digiuno olistico,di psicodramma olistico (come pratica terapeutica della psiche), fino a giungere al tennis olistico e all’illusione irenica del management olistico in un’azienda.
In generale, va molto – per darsi una patente di sapienza vagamente ispirata al mondo delle filosofie orientali – l’approccio olistico a qualunque faccenda umana che si ritiene di dovere prendere in considerazione nelle sue relazioni con il complesso (l’insieme) di cui fa parte, pena l’impossibilità di comprenderla e affrontarla in modo corretto ed efficace.
A questi riferimenti lessicali ora si aggiunge anche quello scolastico (impiego olistico del docente ) enunciato dal coordinatore nazionale dell’associazione “GaE in ruolo – Non uno di meno”: “Il piano di potenziamento non prevede, infatti, una titolarità di cattedra ma un impiego olistico del docente”
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