La piccola Martha Payne, scozzese di 9 anni, dopo aver consumato pasti di dubbia qualità è passata all’azione. Ha allora aperto un blog, chiamato NeverSeconds, sul quale ha pubblicato le foto-denuncia che attestano la qualità del cibo servito nella sua scuola: un mini-cheeseburger, due crocchette di patate, fette sottili di cetriolo e un lecca-lecca. Oppure una fetta di pizza, una crocchetta di patate, una spolverata di mais e dolcetto.
In breve tempo il suo sito è diventato visitatissimo e alcuni post sono rimbalzati su Twitter.
Quarantamila visite in un solo giorno. In molti hanno cominciato a preoccuparsi per la salute dei bambini, costretti a consumare i pasti che Martha ha messo online. I suoi estimatori sperano che con la denuncia di Martha le cose miglioreranno.
In uno dei post scritti da Martha si legge: “Sono una bambina che sta crescendo e devo concentrarmi tutto il pomeriggio: non posso farlo con una crocchetta!”. E passa in rassegna ogni singola portata, attribuendo voti e valutandone l’apporto nutrizionale.
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