Il nuovo testo dell’articolo 55-bis dello schema di decreto legislativo di riforma del testo unico sul pubblico impiego (decreto legislativo 165/2001) approvato dall’esecutivo in via preliminare lo scorso 17 febbraio, porta alcune novità anche per la scuola, specie in merito ai poteri del dirigente scolastico.
Infatti, il ds in base al testo citato potrà sospendere i docenti fino a dieci giorni, che quindi superano i termini fissati in precedenza del procedimento disciplinare.
Termini non più tassativi quindi, che, una volta scaduti, non comporteranno la decadenza del potere disciplinare. E nemmeno l’invalidità della sanzione eventualmente irrogata.
Lo scopo del nuovo corso in materia disciplinare è quello della semplificazione, che però in questo caso andrebbe potenzialmente ad indebolire il rapporto preside-docente, mettendo quest’ultimo in una situazione di assoluta sudditanza.
Per il resto del pubblico impiego, si legge su Italia Oggi, il potere disciplinare dei dirigenti preposti agli uffici, dove prestino servizio i dipendenti autori degli eventuali comportamenti antidoverosi, si esaurirà nel rimprovero verbale: per tutte le
altre sanzioni la competenza si radicherà in capo all’ufficio per i provvedimenti disciplinari.
{loadposition carta-docente}
Tuttavia, tale norma sui procedimenti disciplinari ascuola si scontrerà inevitabilmente con l’orientamento della giurisprudenza, che negli ultimi anni a fronte di numerose sentenze, ha ribadito l’impossibilità giuridica del dirigente scolastico a punire i docenti e il personale educativo: nel dlgs 297/94, infatti, come riporta ancora Italia Oggi, è contenuta una puntuale disciplina sostanziale delle sanzioni applicabili ai docenti, che non prevede la sospensione fino a 10 giorni. E siccome il diritto punitivo è tassativo, non esistendo la sanzione della sospensione fino a dieci giorni, non esiste nemmeno il potere dei dirigenti scolastici di sospendere i docenti.
Va detto però subito che in materia di sanzioni disciplinari per il personale docente fa fede la legge, mentre invece per il personale ATA questo argomento è regolato dal contratto.
Tuttavia, nel giro di qualche giorno sapremo i dettagli anche di questo aspetto, quindi è bene prendere queste informazioni come delle ipotesi non ancora confermate e soprattutto definite.
{loadposition facebook}
È durissimo il giudizio del Gruppo parlamentare del Partito democratico sulla legge di bilancio approvata…
Come riporta La Repubblica, che ha attenzionato il caso di Milano, sono sempre di più…
Sono molti i vip che spesso si abbandonano a ricordi della scuola e dei loro…
Torna Rimaturità, la ‘prova d’esame’ per gli ex studenti del Liceo Classico Galileo di Firenze:…
Dal mese di dicembre 2024, l’INPS, tramite la “Piattaforma di Proattività”, ha avviato una campagna…
Hanno fatto discutere molto le parole di un docente di un liceo di Roma, scritte…