Gianni Rodari, autore amato da generazioni di bambini e adulti, ha saputo intrecciare nelle sue opere poesia, gioco e un profondo senso educativo. Nella sua poesia “Il primo giorno di scuola”, Rodari trasmette la magia e la semplicità di un ritorno alla scuola, un tema ricorrente nelle sue opere che riflette il suo forte legame con il mondo dell’educazione.
Il suono della campanella che segna l’inizio di un nuovo anno scolastico è descritto attraverso immagini quotidiane: la bidella che spazza, il bidello che apre il portone, il maestro che arriva dalla stazione e la mamma che sveglia il suo bambino. In poche righe, Rodari cattura l’essenza di una mattina qualunque, trasformandola in una piccola avventura piena di attesa e vita. La scuola, per lui, non è solo un luogo di apprendimento, ma uno spazio di crescita, dove si inizia a “scrivere la propria vita” giorno dopo giorno.
La poesia si chiude con un invito che va oltre la semplice calligrafia: “Scrivi bene, senza fretta / ogni giorno una paginetta. / Scrivi parole diritte e chiare: / Amore, lottare, lavorare.” Qui Rodari non parla solo ai bambini, ma a tutti noi, invitandoci a mettere in pratica valori universali come l’amore, la lotta e il lavoro, concetti che devono essere coltivati con cura e dedizione.
La sua visione rivoluzionaria della scuola e del ruolo dell’insegnante emerge chiaramente anche in questa poesia: la scuola non è un luogo di imposizione, ma uno spazio dove il bambino può esprimere liberamente la propria personalità, dove può crescere e imparare a confrontarsi con il mondo. Scrivere ogni giorno una paginetta della propria vita diventa un atto di responsabilità e creatività.
Gianni Rodari non è stato solo un grande scrittore di letteratura per l’infanzia, ma un vero maestro di vita. Nato a Omegna nel 1920, è stato giornalista, pedagogista e, soprattutto, un instancabile promotore dell’importanza della creatività nell’educazione. Con la sua “Grammatica della fantasia“, Rodari ha insegnato a generazioni di educatori e genitori quanto sia fondamentale stimolare l’immaginazione dei bambini, permettendo loro di vedere il mondo con occhi nuovi e critici.
Suona la campanella;
scopa, scopa la bidella;
viene il bidello ad aprire il portone;
viene il maestro dalla stazione;
viene la mamma, o scolaretto,
a tirarti giù dal letto…
Viene il sole nella stanza:
su, è finita la vacanza.
Metti la penna nell’astuccio,
l’assorbente nel quadernuccio,
fa la punta alla matita
e corri a scrivere la tua vita.
Scrivi bene, senza fretta
ogni giorno una paginetta.
Scrivi parole diritte e chiare:
Amore, lottare, lavorare.
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